L’Italtennis chiude la quarta giornata del Roland Garros con uno strepitoso tre su tre. A volare al terzo turno sono due volti nuovi, Matteo Berrettini, Marco Cecchinato, e la sempre più bella Camila Giorgi. E non abbiamo ancora finito perché giovedì toccherà a Fabio Fognini e Thomas Fabbiamo provare a incrementare la pattuglia azzurra a quelli che un tempo venivamo chiamati i sedicesimi di finale.
L’impresa del giorno porta il nome di Matteo Berrettini, romano di 22 anni, che sul campo numero 6 del Roland Garros ha strapazzato in quattro set il lettone Ernests Gulbis (6-2 3-6 6-4 6-3 lo score) che su questi campi ha fatto una semifinale, un quarto e un ottavo di finale.
Ha impressionato soprattutto il modo e l’atteggiamento con cui Matteo Berrettini (appena 3 partite vinte nell’Atp Tour prima di Parigi) ha fronteggiato il forte avversario. Il servizio, le frustate di dritto, le infinite palle corte, ma anche la risposta, sono stati gli ingredienti che hanno messo pressione a Gulbis, sempre in difficoltà e mai lucido nello sfruttare i momenti chiave. Come nella parte finale del terzo set quando Gulbis ha recuperato il break – dopo che Berrettini era andato a servire per il set – ma si è visto nuovamente strappare la battuta dal romano. “Al cambio di campo – ha detto Berrettini in conferenza stampa – mi sono convinto che lo avrei potuto nuovamente breakkare e sono tornato in campo determinato a compiere l’impresa. Ero stanchissimo mentalmente perchè stare attaccato a Gulbis è difficile per via dei suoi continui alti e bassi, ma anche finicamente perchè non sono abituato a giocare più di 3 set”. E così è stato. Avanti 2 set a 1, Berrettini ha poi gestito con molta intelligenza, portando a casa un match che vale oro (130 mila dollari), 90 punti Atp e tanta fiducia. I margini di miglioramento sono ampi, a partire dal rovescio, ma un giocatore come Berrettini che usa sistematicamente la combinazione prima di servizio-dritto non si vedeva in Italia dai tempi di Omar Camporese. Il futuro è dalla sua, il team che ha alle spalle (capeggiato da Vincenzo Santopadre) è molto solido, preparato e ambizioso. Sarà lui a rappresentare il tennis italiano del futuro e non sarebbe una sorpresa clamorosa vederlo tra 12 mesi tra i primi 20-25 giocatori del mondo.
Solida anche la prestazione del 25enne palermitano Marco Cecchinato che ha piegato in tre set l’argentino Marco Trungelliti. Cecchinato ha giocato un primo set da favola, poi si è complicato la vita in un secondo set nervosissimo in cui ha dovuto salvare 3 set point, e infine si è disteso nel terzo ottenendo, anche lui come Berrettini, il primo lasciapassare per il terzo turno di uno Slam.
A fine giornata è arrivato anche il successo di Camila Giorgi sulla colombiana Mariana Duque-Marino: punteggio (6-0 6-3) bugiardo perchè 8 del 15 game sono finiti ai vantaggi. E questo prova che nella testa di Camila, forse, qualcosa è cambiato. La sua prossima avversaria, la statunitense Sloane Stephens campionessa uscente all’Open degli Stati Uniti, ci dirà qualcosa di molto importante sulle ambizioni della marchigiana.
Di Daniele Flavi (Agl)