Dalla scissione tra il Club Español de Madrid e il New Football de Madrid, prende vita il Madrid Club de Futbal che, pochi mesi dopo, riceve il titolo di Real da re Alfonso XIII. La squadra adotta una maglia completamente bianca e i suoi giocatori sono chiamati “merengues”, ovvero meringhe.
Nessuna squadra al mondo ha l’universalità del Real Madrid. Il suo nome è un parametro di grandezza, di spettacolo, di perfezione calcistica: “Sembrava il Real Madrid…”, si dice di una formazione in giornata di grazia, capace di incantare gli spettatori e travolgere gli avversari.
Il primo eroe è il leggendario portiere Ricardo Zamora, poi verrà Santiago Bernabeu che segnerà tutta la storia della formazione madridista. Gioca in prima squadra dal 1912 al 1927, poi diventa allenatore e infine segretario. È in questa veste che Bernabeu manifesta tutto il suo lucido talento di organizzatore, conoscitore profondo di tutti i dettagli societari. Nel 1943 assume la presidenza e dà vita alla ristrutturazione dello stadio Chamartin. I lavori terminano nel 1947 e quando lo stadio viene inaugurato, il 14 dicembre, i madrileni si trovano di fronte a un autentico gioiello.
In quegli anni nasce la leggenda del Real Madrid e in breve tempo diventa la squadra più forte del mondo. Con Alfredo Di Stefano, Ferenc Puskás, Raymond Kopa e Francisco Gento conquista le prime 5 edizioni consecutive della Coppa dei Campioni.
Dopo oltre 30 anni di digiuno, il Real ha rivinto altre 3 Champions League a cavallo del nuovo millennio, meritandosi l’appellativo di “Galacticos” per aver annoverato tre le sue file campioni assoluti del calibro di Luis Figo, Zinedine Zidane, Ronaldo e David Beckham.
Nella sua centenaria storia il Real ha vinto 32 campionati, 18 Coppe del Re, 9 Supercoppe di Spagna, e una Coppa di Lega. A livello internazionale 9 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Uefa, una Supercoppa europea e 3 Coppe Intercontinentali.
E il 23 dicembre 2000 viene eletta dalla Fifa, squadra del secolo.