Campione europeo della Superstock 600 nel 2015 e primo turco in assoluto a salire sul podio della WorldSBK (l’anno scorso a Donington), Toprak Razgatlıoğlu sta disputando la sua seconda stagione tra le derivate di serie con lo stesso team. Unico rider del Turkish Puccetti Racing, il talento di Sakarya, classe 1996, ha le idee chiare: “Dopo la nona posizione dell’anno scorso, punto a essere tra i cinque migliori”.
Che insegnamenti ti porti dalla prima esperienza in questo campionato?
“Ho imparato un sacco di cose. A cominciare dal modo di lavorare. La mia squadra vanta grandi professionisti e diamo tutti il masimo. Meglio: non lasciamo al caso nessun dettaglio per rendere la ZX-10RR più performante tappa dopo tappa”.
In pista c’è qualche avversario da cui trai ispirazione?
“Jonathan Rea, è un campione straordinario e lo rispetto molto. È proprio un maestro e lo ringrazio per le dritte che mi dà. Entrambi corriamo per la Kawasaki e le sue indicazioni sono sempre utilissime”.
Se dovessi scegliere un pilota di qualsiasi epoca contro cui gareggiare?
“Kenan Sofuoğlu, senza dubbio! Peccato abbia deciso di appendere il casco al chiodo giusto un anno fa, a Imola. Lo seguo da fan sfegatato da quando ero piccolo e sono felice che sia diventato una delle persone più importanti della mia vita. Kenan, 5 titoli vinti nel Mondiale Supersport, è il mio re, il mio manager e il mio migliore amico”.
Ti capita anche di allenarti con lui?
“Sì, appena Kenan trova un attimo. Però riusciamo a incontriarci spesso nel tempo libero”.
Hai soltanto 22 anni, ma hai già macinato tanti chilometri in circuito: che carriera sogni?
“Comincerei da qualche vittoria, per poi arrivare a conquistare tanti titoli nella WorldSBK e passare alla motoGP”.
Com’è lavorare con noi italiani?
“Speciale. Dopo 5 anni, questa scuderia è diventata la mia famiglia. Devo migliorare la lingua, però: so dire solo ‘Ciao a tutti’ (ride, ndr).
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