Il vecchietto dove lo metto? La risposta alla canzone di Domenico Modugno è facile nel caso di Hou Yingchao: sul podio. Anzi, sul primo gradino, davanti a un campione predestinato e grande promessa cinese, Wang Chuqin, che ha venti anni in meno: 39 contro 19. E la sorpresa è ancora più grande se si considera che si parla di tennistavolo, uno sport in cui la velocità di gioco, di movimenti di gambe e braccia arriva a limiti incredibili, parossistici, che fanno apparire altre attività sportive come giochi “al rallentatore” al confronto.
L’impresa Hou Yingchao la compie ai recenti Campionati Nazionali Cinesi, che come livello tecnico medio sono superiori persino ai Mondiali, visto che lì se ne possono iscrivere al massimo 5, e alle Olimpiadi, in cui il loro numero scende a 2, invece qui se ne trovano 250 tutti insieme, almeno 50 dei quali sono in grado di battere i primi della classifica internazionale. E se loro stessi non compaiono nel ranking mondiale è solo perché nel tennistavolo le regole impediscono l’iscrizione individuale ai tornei, permessa solo in rappresentanza di una nazione, così che la Cina può far “circolare” al massimo una ventina di suoi giocatori nelle gare internazionali. Così, è possibile avere un’idea più precisa di cosa significhi vincere i Campionati Nazionali in Cina. Vincerli poi a 39 anni!
Il bello è che per Hou Yingchao questa non è una novità, perché li aveva vinti già nel 2000, quando non aveva ancora compiuto 20 anni. In quell’occasione, i Campionati Nazionali erano stati riservati agli Under 20, al contrario di tutte le altre edizioni, senza limiti di età. Così, HouYingchao li ha vinti da under 20 e adesso da… under 40, di poco under 40! Lui sorride quandoglielo si fa notare e scherza, ma non tanto: “Il doppio dell’età, ma anche il doppio della fatica”.E che la fatica sia doppia non è dovuto solo agli anni che pesano e che sono al di fuori dell’ordinario per un vincitore nel tennistavolo. La difficoltà “in più” è dovuta anche alle sue caratteristiche tecniche: Hou Yingchao è un difensore, categoria che corre il rischio di scomparire a causa dei nuovi materiali, soprattutto di una pallina di plastica, e non più di celluloide, che in teoria tende a girare di meno e quindi a non dare ai difensori l’arma di un effetto “pesante” contro gli attaccanti. Basta guardare l’albo d’oro per constatare che proprio Hou è l’unico difensore ad aver vinto i Nazionali cinesi dal 2000 a oggi. E prima di lui si va a scovare soltanto Ding Song, il più grande difensore dei tempi moderni, ad aver vinto questo titolo, nel 1995.
Al di là dei meriti tecnici, nella vittoria di HouYingchao è fortissima la componente spettacolare, che fa entusiasmare il pubblico. A fronte di un gioco sempre più spezzettato e rapido, con scambi che durano al massimo 3 secondi, ecco un tennistavolo “antico”, un aggettivo che non ha significato negativo perché esprime traiettorie imprevedibili, pallina che schizza di lato grazie al sidespin, specialità di Hou Yingchao, punti recuperati con salvataggi impossibili lontani dal tavolo e poi vinti grazie a un balzo animalesco per andare a schiacciare sulla palla stoppata dall’attaccante sul tavolo, o grazie a attacchi potenti in controtop sul topspin avversario. Tutto questo è Hou Yingchao.
Nella finale dei Campionati Nazionali, a Wuqing, “piccola” città a metà strada fra Pechino e Tianjin, di “appena” un milione e mezzo di abitanti, Hou Yingchao batte 4-0 un giovane campione, Wang Chuqin, che ha già all’attivo ori alle edizioni giovanili di Olimpiadi e Mondiali, e successi agli Open internazionali assoluti, già 26 del mondo e in forte ascesa. Hou Yingchao si mostra anche campione di sportività, ammettendo di essere stato un po’ favorito, in finale, dal fatto che Wang Chuqin avesse un problema alla spalla, frutto degli sforzi in semifinale contro un altro durissimo difensore, Ma Te. Ma è vero che il suo successo è limpido e tecnicamente giustificato, frutto di colpi che Wang Chuqin non è abituato a ribattere e di esperienza che gli consente soluzioni inusuali anche nelle situazioni per lui più difficili. E lo dimostra anche in un altro match proibitivo, contro Liang Jingkun, 22 anni, campione nazionale in carica, n. 6 della classifica mondiale, che incontra nei quarti di finale e stronca con un 4-1 senza discussioni. Gli attacchi potenti di Liang Jingkun si infrangono contro la barriera umana di Hou Yingchao, un muro di gomma che restituisce palline con effettistrabilianti e a sua volta diventa attaccante potente.
Viene fuori la domanda: è il vino che, invecchiando, diventa più buono? Già, perché, con queste qualità, Hou Yingchao avrebbe dovuto trovare un posto importante nella squadra nazionale cinese. Invece, da almeno 10 anni è stato un autentico globetrotter: ha giocato in squadre di club di Polonia, Russia, Francia e Austria e dall’anno scorso rappresenta il Canada(ha partecipato agli Open di Hong Kong), non più la Cina. Cosa è andato storto? La premessa importante è che per i difensori il tennistavolo moderno è diventato sempre più proibitivo, basti pensare che l’unico a raggiungere una finale nel singolo ai Mondiali è stato il sudcoreano JooSeehyuk nel 2003 (battuto dall’austriaco Schlager) e per trovarne un altro bisogna risalire addirittura al 1969, col tedesco Scholer battuto dal giapponese Itoh. Per Hou Yingchao, poi, ha pesato non poco un episodio controverso nel 2003, quando ci fu il cosiddetto “scandalo dell’amore” della Nazionale cinese. Alcuni giocatori e giocatrici avevano una relazione con compagni di squadra: in ordine uomo/donna, Ma Lin con Bai Yang, Wang Hao con Fan Ying, e infine Hou YIngchao con Li Nan. Alcuni furono momentaneamente sospesi, fra questi HouYingchao. Tutti interruppero la relazione. Ci fu poi la riammissione in Nazionale, ma le preferenze cambiarono. Così, l’attività internazionale di Hou Yingchao non fu la stessa di prima, ancora tornei internazionali e un’altra partecipazione ai Mondiali nel 2007, poi l’addio alla Nazionale.
Comincia l’attività all’estero, la sua vita cambia, si sposa e ha due figli, che porta con sé a far festa sul podio dei Campionati Nazionali, simbolo di una nuova vita, di una nuova giovinezza. E il ritorno a questa gara nazionale ha un significato particolare per lui. Originario della Provincia dello Shaanxi, con capitale Xian, la citta del famoso Esercito di terracotta, anche se in Cina è stato tesserato per Pechino, Hou Yingchao ha “dovuto” partecipare a questa edizione dei Campionati Nazionali perché era valevole come prequalificazione ai Giochi Nazionali del 2021, che si disputeranno proprio a Xian. Anche se adesso nel tennistavolo lui rappresenta il Canada, può rappresentare la “sua” Provincia perché i regolamenti cinesi lo permettono. E i Giochi Nazionali sono una gara troppo importante pernon disputarla. In Cina sono l’equivalente delle Olimpiadi su scala nazionale, tutti gli sport olimpici in calendario, con la partecipazione delle Province e non dei club. In quell’anno i Campionati Nazionali di ogni sport non hanno luogo perché si identificano con i Giochi, ma con valore maggiore. Lo Shaanxi, visto che è la Provincia che li organizza, non può fare brutta figura e ha così richiamato Hou Yingchao, che ha risposto all’appello e, nel farlo, ha pure vinto il titolo di Campione nazionale. E questo vuol dire solo una cosa: che lo spettacolo non è finito, HouYingchao avrà 41 anni ai Giochi Nazionali, ma è pronto a far entusiasmare ancora una volta il pubblico cinese, e anche quello di tutto il mondo.