È arrivato il momento di pagare per gli errori commessi, l’ATP si espone e questa volta Nick Kyrgios rischia veramente grosso. In seguito ad una lunga indagine intrapresa dall’Associazione dei Tennisti Professionisti e condotta dal Vicepresidente esecutivo Gayle David Bradshaw, il n.27 al mondo potrebbe ritrovarsi a scontare presto un periodo di sospensione di 16 settimane, con tanto di multa da 25’000$.
Una stagione, quella che sta volgendo al termine, in cui il ribelle di Canberra non si è risparmiato in quanto a sceneggiate: nessuno avrà dimenticato la sedia scaraventata in campo in segno di protesta agli Internazionali BNL d’Italia o le gravi accuse di corruzione scagliate contro l’ATP durante l’ultimo US Open. Incriminanti in questo caso però sono stati gli episodi di Cincinnati, dove l’australiano è stato punito con una multa di 113,000$ per condotta antisportiva (guarda il video).
Tuttavia, un periodo di sei mesi sarà concesso a Kyrgios per evitare sia la squalifica che l’ammenda. Le condizioni sono le seguenti: il giocatore dovrà comportarsi nel rispetto delle regole e non subire alcuna sanzione. Kyrgios dovrà inoltre avvalersi del sostegno di psicologi e specialisti in “management comportamentale”, anche nella off-season.
Una seconda indagine, riguardante le suddette dichiarazioni rilasciate a Flushing Meadows, ha infine stabilito che l’incidente non costituisce un reato grave e non è stato quindi necessario ricorrere ad ulteriori sanzioni visto un chiarimento rilasciato dal giocatore il giorno successivo tramite i social.