Grazie al successo contro la Roma, la squadra di Sarri continua a crescere e a dare risposte importanti. La Vecchia Signora sta trovando sempre più una sua fisionomia, sta assemblando al meglio il parco giocatori e sta dimostrando di essere entrata in forma. E, all’Allianz Stadium di Torino nel secondo quarto di finale di Coppa Italia 2020 ha dato una risposta diretta alle prime della classifica, rispondendo anche al Napoli che ha beffato la neo-campionessa di Coppa. Ascrivendo anche il suo nome nelle semifinaliste.
E’ ANCORA RONALDO AD APRIRE LE DANZE…
Anche stavolta è stato Ronaldo a sbloccare il match. Il gol del portoghese ha cambiato la partita, la rete è arrivata paradossalmente nel momento migliore della squadra di Fonseca. Poi il gol del respiro di Rodrigo Bentancur, primo gol all’Allianz Stadium dell’uruguagio che ha tranquillizzato ulteriormente i bianconeri. Quindi, Allo scadere è arrivata la sigla del difensore simbolo, Leonardo Bonucci. L’autogol di Buffon non ha compromesso l’esito di questa partita.
UN IBRIDO TRA 4-3-3 E 4-4-2 DEI BIANCONERI
In fase offensiva la Juventus ha dimostrato di saper usare in maniera eccellente il 4-3-3 con il tridente D.Costa-Higuain-Ronaldo. Questo modulo lo abbiamo notato molto quando i bianconeri sono in possesso del pallone. Abbiamo notato come questo modulo muti quando i giocatori di Sarri si trovano a pressare la squadra avversaria, la difesa rimane immutata, dall’attacco scala a centrocampo Douglas Costa che aiuta in fase di pressing i compagni.
La difesa a quattro permette alla Juventus di tenere il baricentro più basso, limitando così i rischi.
Il rientro di Douglas Costa ha fatto la differenza come assist-man nella partita di Coppa. Il brasiliano ha dimostrato alla squadra che la sua forma fisica sta aumentando di giorno in giorno. Adesso è la difesa ad essere a corto di uomini: l’infortunio di De Sciglio sommato a quello di Danilo fa scattare in casa bianconera “l’allarme terzini”. Nel ruolo verrà ancora sacrificato presumibilmente il rientrante Cuadrado.
La “Vecchia Signora” ha fatto capire che questa Juve è da battere, essendo ancora in corsa per il “Triplete” la squadra di Torino non vuole farsi scappare nulla. La squadra di Sarri, deve saper creare un connubio tra le tre competizioni in corso, Il campionato, la Coppa Italia e il “parto più difficile” la Champions League.
E’ ancora la Juventus la squadra che tra tutte mostra più solidità… Questa è la lezione della Coppa e del Campionato, a dispetto della crescita dell’Inter e dello straordinario momento della Lazio. La Coppa Italia ha confermato una legge che si ripete ormai da tanti anni. A fronte di campagne acquisti sempre oculate che garantiscono un parco giocatori vasto e di prima qualità, la nemica peggiore della Juve può essere soprattutto… la Juve. Se si rilasserà.
LO STRANO CASO DI FEDERICO BERNARDESCHI…
Ormai fitte e persistenti le trattative tra la Juventus e il Barcellona (reduce dal cambio panchina dopo Valverde) per trovare un accordo sullo scambio Bernardeschi-Rakitic. Ormai agli sgoccioli del mercato invernale, mancano dieci giorni e si cominciano a tirare le somme di questo calciomercato.
Il club blaugrana e la Juventus vogliono raggiungere un’intesa nel giro di poco che però soddisfi entrambi.
Il talento croato si è dimostrato molto interessato al centrocampista croato, che da qualche mese a questa parte trova poco spazio nell’undici blaugrana.
Il centravanti toscano sembra non trovarsi a suo agio nell’undici bianconero. Il tecnico napoletano ha sempre ribadito la volontà di far diventare Federico una mezz’ala, ha tutte le caratteristiche per diventare grande in questo ruolo. Non avendo il dribbling di Ronaldo e l’agilità di Dybala sembra ovvia la scelta di tenerlo come seconda scelta nel club.
Alessandro Bergamaschi