Ahilui, la notizia che Ronaldo che avrebbe trasformato i suoi hotel in ospedali provvisori per accogliere i malati di Coronavirus e aiutare la lotta mondiale contro la pandemia, diventando il campione n. 1 della beneficienza, è una fake news. L’ennesima dell’universo web. Peccato. Sarebbe stato veramente troppo bello se davvero l’asso portoghese avesse avuto uno slancio simile, invece Paula Carvalho, presidente dell’Associazione no-profit “Essencia Humana”, ha smentito tutto.
E così, Ronaldo, campione straordinario, e vincente, ma più costruito di Messi resta indietro anche in umanità allo spontaneissimo e umanissimo campione argentino. La rivalità fra i due che è l’argomento più discusso nei centri sportivi, nelle partite in oratorio o semplicemente al bar, come nei talk-show alla tv e fors’anche negli spogliatoi, continua a restare accesa e apertissima. Riviviamola a modo nostro.
Ronaldo, il talento di Funchal
Cristiano Ronaldo, nato a Funchal il 5 febbraio 1985. Nel corso degli anni abbiamo avuto modo di conoscere le sue passioni e le sue curiosità. A molti è rimasta particolarmente impressa l’aneddoto raccontato da sua madre, Maria Dolore, una donna povera che faceva la cameriera, profondamente cattolica, ma per ragioni economiche non poteva crescere un altro figlio, il quarto. Ma era incinta e si era affidata ad un dottore dell’isola, che le ha risposto: “Signora Dolores, non la posso far abortire. Lei deve far nascere suo figlio”. Maria Dolores dopo questo rifiuto ha cercato metodi casalinghi, ma quel bambino non poteva nascere. Una vicina di casa della donna le aveva consigliato di ingerire birra scura e calda, e poi di correre di corsa su e giù dalla montagna. Ma l’esperimento non aveva avuto esito. O forse all’ultimo momento Donna Dolores non se l’era sentita di metterlo in pratica. Chissà. Forse, semplicemente, quel bambino doveva nascere e la madre di CR7 si era rassegnata all’idea: “Se la volontà di Dio è che questo bimbo nasca, così sia”. Alla fine, quel bambino è nato, è cresciuto ed è diventato Cristiano Ronaldo: 1034 presenze e 743 reti, sì avete letto bene 743. Se ci mettessimo ad elencare tutti i trofei, i premi e i riconoscimenti di CR7 non finiremmo più. Proviamo a elencare i principali: 17 volte capocannoniere del proprio campionato, 5 volte Pallone d’oro, 2 volte campione di Spagna e una volta campione d’Italia, quattro volte “Golden Foot”. Il portoghese ha sempre avuto un occhio di riguardo sulle persone in difficoltà. Molto famose le sue relazioni sentimentali, dalla storia con Raffaella Fico (2009) alla supermodella russa Irina Shayk, dopo 4 anni di relazione il campione portoghese si è innamorato dell’attuale compagna, Georgina Rodriguez. Cristiano è anche padre di quattro figli.
Nelle sue interviste ricorda sempre da dove è arrivato, cosa ha dovuto sudare per riuscire ad arrivare sull’Olimpo, le persone che lo hanno aiutato. E’ fondamentale conoscere e rammentare sempre le proprie radici e il cammino fatto. Fino a diventare un campione di applicazione e volontà, che ha saputo moltiplicare i suoi talenti e tenerli sempre vivi con l’allenamento e la ricerca della perfezione, e quindi anche dieta alimentare e di vita di tutti i giorni da francescano. Mentre tutti guardano ai suoi quattrini, alle auto di lusso, ai vestiti, ai pettorali, alla capigliatura e ai fattori esterni del fenomeno.
Lionel Messi, la pulce che beve Mate
Lionel Messi, la pulce di Rosario è forse il più acerrimo nemico del talento portoghese. Nato a Rosaio il 24 giugno 1987, fin da subito ha mostrato grandi doti palla al piede. All’età di otto anni ha vestito la maglia del Central Cordoba per poi passare dopo poco al Newell’s Old Boys. All’età di 11 anni gli era stata diagnosticata una forma di ipopituitarismo. La sua squadra non riusciva a pagargli le cure necessarie e così il River Plate che pure aveva mostrato estremo interesse per lui, per cui alla fine è il Barcellona, attraverso il direttore sportivo Carles Rexach, gli ha fatto una proposta alla quale la famiglia Messi non poteva dire di no: “Trasferimento e cure tutte a carico nostro”. Una proposta che diventa contratto Il D.S. Rexasu un tovagliolo non avendo carta su cui scrivere, al ristorante. Il resto è storia!
Cos è nata la leggenda Messi: l’argentino ha conquistato una serie di trofei e riconoscimenti capaci di renderlo uno dei più grandi calciatori della storia di questo sport. Nel corso della carriera ha vinto ben 10 campionati spagnoli, 6 Coppe del Re, 4 Champions League, 3 Supercoppe UEFA. A questi si aggiungono altri trofei che lo rendono il calciatore più decorato nella storia del Barcellona. Detiene il record di miglior marcatore della storia dei blaugrana, di tutta la Liga e della sua Argentina. A livello personale vanta 6 Palloni d’oro. Nel 2013, Leo è stato inserito nella miglior formazione calcistica di tutti i tempi dalla rivista inglese World Soccer. Leo è sposato da cinque anni con la fidanzata storica Antonella Roccuzzo. I due insieme hanno avuto tre figli: Thiago, Mateo e Ciro.
Guadagni di Ronaldo e Messi
Messi guadagna 3 milioni di euro al mese dal Barcellona, più un milione di bonus, altri 28 milioni gli arrivano dai vari sponsor. L’anno scorso, il ragazzo di Rosario che viene considerato il più forte calciatore al mondo, il legittimo erede di Diego Armando Maradona, ha guadagnato ben 127 milioni di euro. Tantissimi soldi, più di Cristiano Ronaldo che, dopo essere passato dal Real alla Juventus per 100 milioni di euro, nel 2019 ne ha guadagnati 109, tra i 30 milioni che gli passa la società torinese , i 44 milioni che riceve dai suoi social Network e gli sponsor vari.
Durante l’assegnazione del Pallone d’oro a Zurigo della stagione 2015, anche il figlio di Ronaldo ha fatto capire che il suo idolo calcisticamente è Leo Messi. Le immagini di quell’incontro restano tuttora impresse : Ronaldo che spinge il figlio, Cristiano Ronaldo Jr.che si avvicina timidamente al suo idolo, Leo che gli chiede amabilmente: “Come stai? Tutto bene?”, il piccolo che resta paralizzato dall’emozione, Cristiano che confessa al rivale che è lui, Messi, l’idolo di CR7 Junior.
Giocando in Italia, Ronaldo, ha verificato da subito, in diretta, la gravità del Corona virus, Messi, in Spagna, l’se n’è accorto dopo un po’. Ma ha reagito con l’umanità che gli è propria, ben conscio del ruolo di esempio che ha presso la popolazione e ancor di più presso i più giovani: “Sono giorni complicati per tutti. Viviamo preoccupati per ciò che sta accadendo e vogliamo aiutare a metterci al posto di coloro che ne stanno vivendo il peggio, o perché sono stati colpiti direttamente o perché ad essere stati colpiti sono la loro famiglia e i loro amici, o ancora perché stanno lavorando in prima linea per combatterlo negli ospedali – le parole toccanti della Pulce, postate su Instagram con una foto dei suoi bambini in braccio – Scrivo questo post per dare loro tutta la forza possibile. La salute deve essere sempre la priorità assoluta su tutto. È un momento eccezionale e bisogna seguire le istruzioni delle organizzazioni sanitarie e delle autorità pubbliche. Solo in questo modo possiamo combattere efficacemente il Coronavirus”.
Chissà, quanto ancora a lungo questa scintillante rivalità Messi-Ronaldo andrà avanti. Di certo, appena finirà l’epopea di questi due fenomeni si chiuderà un capitolo del calcio e vedremo quali altri campioni sapranno aprirne un altro, e come e per quanto tempo. La bellezza dello sport sta nei protagonisti, da Pelé a Maradona, da Best ai nostri eroi da Riva a Rivera, da Baggio a Del Piero a Totti.
Alessandro Bergamaschi