Lo sport e quindi il calcio sono stati costretti a sospendere l’attività a causa del Corona Virus che sta piegando il nostro paese. Dopo la serrata, l’industria del pallone ha cominciato a tirare le somme: ci sono problemi riguardo a quando concludere il campionato senza incidere sui diritti di tutti, ci sono problemi nel gestire i contratti dei giocatori in scadenza o semplicemente nel pagare gli stipendi ai giocatori in questo periodo di inattività, ci sono evidenti problemi di cassa, senza incassi dal botteghino e dagli sponsor (che ovviamente hanno ridiscusso gli accordi e minacciano di incidere gravemente sui bilanci). Sono tanti i quesiti che le società stanno ponendo agli esperti e ai diretti interessati, quesiti inediti, delicati, pieni di insidie che non hanno ancora una risposta definitiva e sollevano tanti dubbi quante le incertezze sul proseguo.
Paul Singer, proprietario del fondo azionario ha fondato le sue fortune proprio su situazioni di incertezze del genere, quelle in cui i mercati sono a ribasso, ed ha quindi saputo sostenere il Milan e le sue azioni societarie anche nei momenti difficili. Per cui i più confidano che ci riesca anche questa volta, pur permanendo una situazione di estrema incertezza. Numerose sono infatti le società di calcio che saranno costrette a ridimensionare le aspettative mentre, il Milan, una delle maggiori società italiano che ha risentito di gravi problemi economici, al momento sembra possedere ha una certa stabilità garantita da un fondo importante, il fondo Elliot. Con i mercati azionari di tutto il mondo in ribasso, un investitore del calibro di Singer saprà sicuramente qual è il modo migliore per intervenire e come investire. E far risaltare ancor di più i suoi risultati nel contesto delle altre società di serie A, che saranno costrette a rivedere i propri bilanci in materia economica e giuridica.
Di fronte a questa gigantesca ed incontrollabile crisi economica ci sono impegnati esperti, investitori e analisti: chi gioca all’attacco chi in difesa, sempre con l’intento di salvaguardare i beni della società. Il Milan, nonostante le perdite sui mercati azionari del Paese, possiede invece un azionista che vanta circa 40 miliardi di euro da gestire nel fondo, e questo rappresenta di certo un grosso vantaggio.
Fino a qualche mese fa si pensava che gli utili in ballo sarebbero stati conclusi nel giro di circa 5-7 anni, il Covid-19 farà sicuramente posticipare questa data. E il fondo Elliot, davanti all’opportunità del mercato, cercherà probabilmente di sfruttare la possibilità di investire in condizioni favorevoli e quindi di aumentare il valore del Milan come società calcistica, con l’obiettivo poterlo rivendere a una cifra superiore a quella investita. Così, l’attuale perdita dell’esercizio di 146 milioni di euro, relativa alla stagione 2018-2019, avrebbe una valutazione completamente diversa, insieme al patrimonio netto chiuso in positivo di 83.3 milioni di euro.
Questa disponibilità economica rappresenta anche un grosso vantaggio a livello di acquisti sul mercato calciatori, potendo mediare sul problema del Fair play finanziario molto meglio di altre società competitor. Che saranno costrette a rivedere le regole specifiche sancite dalla Uefa, e quindi vendere i pezzi migliori, abbassare il monte acquisti e liberare giocatori di richiamo internazionale.
Così, all’improvviso, dopo i guai calcistici e le incertezze societarie, proprio dal momento più terribile che la umanità sta vivendo dalla Seconda Guerra, i tifosi rossoneri possono riprendere fiducia grazie al fondo Elliot che gestisce un asset di circa 40 miliardi di euro. E riporta il sorriso dopo il passivo della stagione 2018-2019.
Fabrizio Salvi