“L’Olimpiade per me è sempre stato un grande obiettivo, non come medaglia ma anche solo parteciparne. È un qualcosa che va oltre lo sport. Sono appassionato di basket e cresciuto con le medaglie di Bolt: nel 2021 voglio esserci”. Sono queste le parole di Matteo Berrettini, intervenuto in diretta video sulla pagina Facebook di Sportface. “Sono in Florida, a casa della mia ragazza (la tennista Ajla Tomljanovic, ndr) – ha spiegato il numero 8 al mondo – vista la situazione, non era conveniente tornare in Europa. Mi sto allenando, seppur non ai soliti ritmi. Le accademie sono chiuse ma riesco a giocare a tennis perché andiamo in una casa privata con un campo”. Il romano era pronto a rientrare nel Masters 1000 di Indian Wells dopo aver recuperato dall’infortunio agli addominali che non gli aveva permesso di essere al via nei tornei sulla terra sudamericana. “Fisicamente mi sento bene ma ci sono alcune cose che solamente una partita può darti. Questa sosta non ci voleva ma almeno possiamo sfruttare questo momento di pausa”, ha raccontato Matteo parlando poi della sua grande maturazione umana e tennistica. “Un pochino ho metabolizzato ma non sono ancora completamente consapevole. Ho sempre paura di fermarmi, per questo penso sempre ad andare avanti”. L’asticella si è alzata infatti sempre di più: “Quando sono entrato in top-100 nel 2018 sentivo già di aver raggiunto un grande traguardo, un anno fa avrei detto che l’obiettivo sarebbe stato entrare nei primi 20. Ora non nascondo che voglio fare bene nei grandi tornei. Il numero 1? A chi non piacerebbe, ma per ora non è una mia priorità. Dopo i big 3 vedo bene Thiem, si è completato anche sul veloce”. Matteo ha fatto poi il punto sul grande periodo del movimento italiano: “Con Fognini ho un buon rapporto, ogni tanto ci sentiamo. Sinner ha un livello impressionante, frutto della sua intelligenza, e ha una mentalità diversa nonostante l’età. E poi sono molto amico di Sonego con cui ho condiviso il percorso da under”. Infine il riferimento al suo torneo di casa e a Wimbledon, ufficialmente cancellato: “La sospensione degli Internazionali d’Italia è stato un duro colpo. È uno dei tornei per cui mi preparo al meglio, dispiace tantissimo ma ci sono priorità diverse in questo momento. Fa strano anche sapere che non ci sarà Wimbledon, è la storia del tennis, ma le emozioni che ho provato al Foro Italico su qualsiasi campo non le ho vissute, neppure in semifinale agli Us Open contro Nadal”.
(Foto di Matteo Berrettini in azione di Ray Giubilo)