Che cosa significa esattamente “guru”?
Il termine ha radici sanscrite: “gu” significa oscurità e “ru” svanire, cioè il
“guru” è colui che disperde l’oscurità. Spesso è un “autoproclamante”,
autoritario e non ammette che si pensi diversamente da lui, diversamente
………. “sei fuori dal coro”.
Cos’è una setta?
È una organizzazione piramidale che stringe in una relazione di potere il
“guru”, la “casta” e i seguaci.
Chi sono i seguaci?
Sono persone in cerca di verità e che vedono “guru” un esempio e un
punto di riferimento e assecondano “a prescindere” la sua opinione.
Com’è strutturata la setta?
Al vertice c’è il “guru”, a livello intermedio si colloca “una casta di eletti”
che collabora con il “guru” e alla base ci sono i “seguaci”.
Qual è il ruolo del “guru” e della “casta”?
Indottrinare, arruolare seguaci, ma è il fondatore del gruppo, il "guru" in
cima alla piramide, a emanare direttive e prendere le decisioni.
Cosa determina i rapporti strettissimi tra il “guru” , la “casta” e i
“seguaci”?
Un programma di persuasione, che tutto ciò che è proclamato è
scientificamente provato, insomma una sorta di lavaggio del cervello.
Chi è il gabbiano Jonathan Livingston?
A volte mi paragono al gabbiano Jonathan Livingston, che abbandona la
massa dei comuni gabbiani per i quali il volare è il semplice mezzo per
procurarsi il cibo, ed esegue il volo come un atto di intelligenza e di
“perizia”, fonte di perfezione e di gioia.
Diventa così un simbolo, la guida ideale di chi ha la forza di ubbidire alla
propria legge interiore quando sa di essere nel giusto, nonostante i
pregiudizi degli altri.
Jonathan prova un piacere particolare nel far bene le cose alle quali si
dedica: é una specie di “guru” istintivo, ma non per questo meno efficace
nel suo insegnamento.
Ai miei studenti e ai miei Istruttori
“Ho insegnato a molti di voi a volare, vorrei che ciascuno di voi fosse il
giovane gabbiano Fletcher e che avesse un’immagine del Grande
Gabbiano: un’infinita idea di libertà, senza limiti, senza costrizioni, senza
obblighi, un’espressione della propria libertà.
Vorrei che fosse per voi l’inizio di una gara, vorrei che iniziaste a imparare
a “volare da soli.
SPERO DI ESSERCI RIUSCITO!