Premessa
Lo sport ha un ruolo fondamentale nella vita di tutti, specialmente in quella dei giovani e ha un impatto significativo sul loro sviluppo e sulla loro crescita, non solo da un punto di vista fisico e psicologico, ma anche socialmente e culturalmente: per questo le esperienze positive e negative nello sport sono una “vera” scuola di vita, cioè momenti di educazione, di crescita e di aggregazione sociale.
Molti degli insegnamenti impartiti dallo sport valgono anche al di fuori del campo di gioco e di conseguenza, i giovani, attraverso lo sport, apprendono in modo naturale come affrontare situazioni positive e negative che si presentano anche in altri contesti quotidiani.
Perché?
Lo sport insegna ai giovani il valore della competizione sportiva, dettata:
- dal rispetto dell’avversario;
- dal riconoscimento delle capacità altrui;
- dall’accettazione delle proprie responsabilità e dei propri errori e dei propri limiti.
Il conflitto
Non dobbiamo dimenticarci che nello sport il conflitto è un elemento essenziale e si configura nel:
- rapportarsi con gli avversari e i compagni di squadra;
- gestire le ansie e le tensioni;
- confrontarsi e discutere insieme.
Tutte queste sono occasioni per mettersi in gioco e per sviluppare importanti “soft skills” utili nella vita di tutti i giorni.
È solo dalla competizione positiva che nasce la voglia di superarsi e di migliorarsi continuamente:
- nello sviluppare la propria autostima;
- nel creare buone sensazioni;
- nel piacere di vincere;
- nell’accettare la sconfitta.
Ottenere successi, superare ostacoli e difficoltà, sentirsi parte di un gruppo e migliorare le proprie prestazioni, aiuta i giovani ad acquisire maggiore sicurezza e consapevolezza delle proprie capacità, ma soprattutto li aiuta a non arrendersi di fronte agli ostacoli. Grazie allo sport, i giovani si trovano ad affrontare sfide e difficoltà che fanno parte della vita quotidiana e che, attraverso lo sport, li aiutano a come concepire il fallimento come occasione di crescita e miglioramento.
- nell’autocontrollo e nel rispetto delle regole;
Praticare uno sport individuale o di squadra significa divertirsi, ma anche rispettare regole precise, aspetti questi che contribuiscono a educare i giovani al rispetto delle regole, siano esse legate all’ambito sportivo o a quello sociale.
- nell’affrontare ogni volta situazioni nuove e che cambiano continuamente (problem-solving e pensiero laterale).
Lo sport, individuale o di squadra, permette ai giovani di affrontare ogni volta situazioni nuove e mutevoli che, con il passare del tempo, li aiutano a sviluppare la capacità di mettersi in discussione e prendere in considerazione nuove soluzioni e punti di vista differenti. Lo sport non ha sesso, etnia o religione e la pratica sportiva aiuta i giovani a crescere con una mentalità aperta ed inclusiva, nel rispetto degli altri e delle loro caratteristiche peculiari.
- nel sacrificio, nell’impegno e nella costanza.
Praticare uno sport, soprattutto a certi livelli, comporta costanza e impegno e può insegnare ai giovani il valore del sacrificio e delle rinunce necessarie per raggiungere i propri obiettivi.
Vantaggi e ……. svantaggi
Lo sport ha tanti vantaggi, ma se è “fatto male” può creare dei disagi e delle situazioni negative sia alla persona che al gruppo.
Per questo è importante il ruolo degli Istruttori e degli Allenatori che insegnano che la motivazione e l’allenamento favoriscono buoni risultati e una “crescita ottimale e corretta”, ma un eccesso della pratica sportiva può invece far male.
Quali sono gli aspetti negativi dello sport?
Se “fatto male”:
- favorisce l’aggressività verso gli altri …… se vincere significa solo superare gli altri;
- è un modo per discriminare chi è meno bravo;
- lo si vive in maniera “totalizzante”;
- genera il timore del giudizio dell’Istruttore, dell’Allenatore e …. dei genitori;
- alimenta la paura dell’avversario o della squadra avversaria;
- aumenta il complesso del dover vincere per forza;
- fa crescere una carica interiore eccessiva e alimenta “il non voler deludere”.
Prof. Maurizio Mondoni