Dal 1924 a oggi (dalle Olimpiadi del 1928 e del 1932 in cui l’Italia non presentò nessuna squadra) questa Olimpiade di Tokyo è stata per l’Italia la prima edizione senza squadre semifinaliste e la prima edizione dal 1988 senza medaglie.
In un’edizione di grandi numeri e successi per la spedizione azzurra come quella a Tokyo (vedi ori, argenti e bronzi e medaglie di legno …. troppe!), il “flop” negli sport di squadra è un’ecatombe e i motivi degli insuccessi sono stati molto diversi per le diverse discipline, che però devono far riflettere e ragionare sul futuro.
Al contrario della Francia che fa sette su otto in semifinale negli sport di squadra: basket maschile e femminile, basket 3×3 femminile (quarto posto), pallavolo maschile, pallamano maschile e femminile, rugby a 7 femminile (ha vinto l’argento), ……. flop solo per il calcio.
C’ERA UNA VOLTA ……..
C’era una volta l’Italia che dominava negli sport di squadra ed era invidiata in tutto il mondo. L’apice ai Giochi Olimpici di Atene 2004, con ben otto squadre in semifinale (oro pallanuoto femminile, argento basket maschile, argento pallavolo maschile, bronzo calcio maschile) e a Rio de Janeiro 2016 (Argento nel beach volley maschile, argento nella pallanuoto femminile, argento nella pallavolo maschile, bronzo nella pallanuoto maschile).
OGGI
Oggi il “Bel Paese” non solo non sa più vincere e fatica a mantenersi a galla su livelli dignitosi.
ANALISI PERSONALE
Ecco un’analisi personale sul “flop” olimpico negli sport di squadra maschile e femminili a Tokyo 2020 (anzi 2021).
- VOLLEY MASCHILE
L’Italia a Tokyo non era una squadra da medaglia, era una squadra media (vedasi il primo incontro contro il Canada) e ha perso ai quarti contro una squadra media (l’Argentina). Ha ragione Velasco quando afferma che “non difendiamo”, vuoti spaventosi in difesa, ma per il futuro c’è “Fefè” De Giorgi in panchina e a questo punto urge la necessità di provare e far crescere i giocatori giovani (delle classi 2001 e 2002: campioni del mondo Under 19 nel 2019 e vice campioni d’Europa Under 20 nel 2020) e tra tutti il diciannovenne Alessandro Micheletto. Questo potrebbe voler dire non essere competitivi per qualche anno, ma un cambio di rotta è necessario. Grazie capitan Juantorena (che lascia la maglia azzurra!), grazie “Zar” Zaytsev, grazie Vettori, grazie Colaci per tutto quello che avete fatto per la nazionale. Tra neanche un mese, l’1 settembre, inizierà il campionato europeo, di tempo ce n’è veramente poco, però forza azzurri!
- BEACH VOLLEY
L’ultimo baluardo azzurro (che difendeva l’argento di Rio) nel beach volley maschile ha perso contro il Qatar, un “flop” per l’altra coppia maschile e per la coppia femminile. Rinnovare, occorre una scuola!
- VOLLEY FEMMINILE
Nella squadra italiana c’è una grande campionessa, Paola Egonu e ottime giocatrici come la De Gennaro, le nostre centrali e “Kate” Bosetti, ma abbiamo dei vuoti spaventosi nel ruolo di ricettore-schiacciatore e in regia (non bastano Orru e Malinov).
Contro la Serbia partita “a rincorrere” per tutti i 3 set ed è la terza volta che perdiamo con le serbe dopo i campionati europei e mondiali. Come nel volley giovanile maschile vinciamo con le nazionali giovanili (campionati mondiali Under 20) con Gaia Guiducci migliore giocatrice del torneo. Anche qui rinnovare!
- BASKET MASCHILE
L’Italbasket di Meo Sacchetti è ritornata protagonista ai Giochi Olimpici di Tokyo dopo l’argento di Atene 2004. In un mondo cestistico che cresce a dismisura dappertutto, noi negli ultimi quindici anni non siamo praticamente esistiti, nonostante cinque giocatori in Nba (Datome, Gallinari, Melli, Bellinelli, Mannion ….. e prima ancora Bargnani, Rusconi, Esposito). A un passo dalla semifinale contro la Francia (a 36” dalla fine eravamo ancora in partita), la Serbia battuta “alla grande” in qualificazione, grandi partite contro la Germania (vittoria) e l’Australia (sconfitta solo per 3 punti), buona parte dei meriti va ascritta a “Meo” Sacchetti, l’artefice di tutto questo, l’uomo che ha cambiato la mentalità di una squadra spesso battuta in partenza. Sì l’uomo, perché prima di essere tecnico è un grande uomo, perché ha creato una grande empatia nella squadra azzurra e ha cementato un gruppo “tutti per uno, uno per tutti”.
Troppi sono gli stranieri nel campionato italiano, ma nonostante tutto alcuni azzurri (Fontecchio, Melli, Vitali) hanno trovato la loro maturità cestitica all’estero. E dietro loro crescono altri giovani, da Matteo Spagnolo a Paolo Banchero).
Sacchetti il condottiero: vai avanti nel rinnovamento! Trova i lunghi, guarda la Francia quanti ne ha!
- BASKET FEMMINILE
La F.I.P. cambia allenatore ogni 2-3 anni (Crespi, Lardo), abbiamo alti e bassi quasi incomprensibili, anche se i bassi dominano, in quanto dopo Barcellona 1992 non partecipiamo né a un’Olimpiade né a un campionato mondiale dal 1994. Abbiamo talenti come Cecilia Zandalasini, non abbiamo giovani talenti in campo femminile, il campionato italiano si riduce quasi sempre a un monologo tra l’Umana Venezia e Schio, troppe sono le straniere. Per non parlare del 3 x 3, che dopo il titolo mondiale con Angela Adamoli, la F.I.P. ha cambiato allenatore e sì è vero …… ci siamo qualificati per i Giochi Olimpici di Tokyo, …….. ma senza lunghe non si va avanti!
- CALCIO MASCHILE
Nell’estate in cui abbiamo vinto i campionati europei, battendo in finale l’Inghilterra (grande Mancini e il suo Staff), non siamo presenti alle Olimpiadi di Tokyo, perché, dopo aver battuto la Spagna, abbiamo perso contro la Polonia, vinto con il Belgio, ma niente qualificazione olimpica. Chiesa, Barella, Bastoni, Lorenzo Pellegrini, Locatelli, Meret e altri sono il futuro e la F.I.G.C. farebbe bene a pensare di tornare a giocare alle Olimpiadi, dalle quali manchiamo da Pechino 2008.
- CALCIO FEMMINILE
È un movimento in ascesa per interesse, investimenti e talento diffuso (vedi ultimi campionati mondiali), dobbiamo solo attendere il momento giusto per piazzare la stoccata olimpica in ottica Parigi 2024. Le giovani ci sono, valorizziamole! Il calcio femminile non è di serie B!
- PALLANUOTO MASCHILE
Da campioni del mondo fa male la sconfitta ai quarti contro la Serbia campionessa olimpica in carica. In Italia abbiamo le migliori squadre di Club in Europa, ma fa un po’ paura l’età media dei convocati a Tokyo, ma siamo bronzo ai campionati mondiali juniores 2019 mondiale juniores nel 2019 e quindi occorre rinnovare. Campagna datti da fare!
- PALLANUOTO FEMMINILE
Le azzurre sono state escluse da Tokyo 2020 nel Torneo preolimpico di Trieste (in casa nostra!), da vice campionesse olimpiche in carica. Purtroppo, dopo i fasti degli anni precedenti, non siamo più ai vertici europei e mondiali e nella partita contro l’Ungheria ci ha dimostrato questo. Adesso il “Setterosa” è passato in mano a Carlo Silipo e c’è la speranza di ripartire, magari non per i Giochi Olimpici di Parigi 2024, ma almeno di costruire una squadra che se la possa giocare a livello europeo e mondiale con le altre squadre di spessore. Fare un passo indietro per farne due in avanti, Ricostruire, partendo dalle giovani!
- PALLAMANO MASCHILE
Non è uno sport di grande interesse in Italia, non siamo mai andati alle Olimpiadi e ai campionati mondiali siamo stati ammessi una solo volta, nel 1997, finendo 18esimi. C’è poco interesse, pochissimi Sponsor e gli altri Paesi europei sono troppo avanti, anche perché in Italia non si gioca nelle scuole e pensare che è uno sport interessante, creativo e coinvolgente!
- PALLAMANO FEMMINILE
Qualcosa si sta muovendo in Italia, non solo perché abbiamo buone squadre di Club a livello europeo, ma la notizia interessante è stata la vittoria in Divisione B ai campionati europei Under 19. Muoviamoci però e introduciamo la pallamano a livello scolastico!
- BASEBALL
Dominiamo a livello europeo assieme all’Olanda (più avanti di noi, anche perché gli “orange” hanno vinto gli ultimi tre campionati europei). In questo sport noi ci siamo fermati e molti altri Paesi hanno iniziato a correre e a giocare meglio. Anche a livello di campionato italiano, poche sono le squadre di livello, non è nel DNA italiano e quindi facciamo fatica!
- SOFTBALL
Le azzurre (squadra molto giovane!) sono campionesse europee in carica ed essere state presenti alle Olimpiadi di Tokyo è stata una grande conquista; non abbiamo conquistato vittorie, ma il tempo è dalla nostra parte.
- RUGBY A 7 MASCHILE
All’inizio degli anni 2000 l’Italrugby era un’ottima squadra, oggi siamo una squadra mediocre (nono posto al “World Rugby Sevens Challenger Series” del 2020) e distante anni luce dalle squadre leader del movimento. Al torneo di qualificazione olimpica siamo usciti ai quarti contro l’Inghilterra perdendo 35-0. Questa spiega abbastanza bene la differenza tra noi e le grandi squadre europee e mondiali e ….. al “6 Nazioni” da anni non vinciamo una partita e collezioniamo “cucchiai di legno”; inoltre ogni 2-3 anni cambiamo allenatore! Non bene per il movimento.
- RUGBY A 7 FEMMINILE
Mentre il “rugby a 15” in Italia sta crescendo e ottiene ottimi risultati a livello europeo, quello “a 7” non cresce allo stesso livello. Tre noni posti nelle ultime tre edizioni del “Sevens Grand Prix Series” confermano la mediocrità delle azzurre. Al torneo di qualificazione per Tokyo l’Italia si è classificata al settimo posto, da rifondare! Molte sono le giovani che giocano a rugby e l’entusiasmo è alle stelle! Non possiamo presentarlo a livello scolastico come in molti Paesi europei?
- HOCKEY SU PRATO MASCHILE
L’Hockey su prato è dei movimenti più deboli dell’intero sport italiano, non partecipiamo a un campionato mondiale dal 1978, mentre agli ultimi tre campionati europei abbiamo raccolto un 15esimo, un 18esimo e un 16esimo posto. Da rilanciare!
- HOCKEY SU PRATO FEMMINILE
Poco seguito in Italia, poche le femmine che giocano, nono posto all’ultimo campionato mondiale; occorre promuoverlo a livello scolastico, proviamoci!
QUALI SONO I MOTIVI DI QUESTO TRACOLLO? COSA FARE?
E’ difficile trovare subito una soluzione anche perché ogni Federazione Sportiva Nazionale ha il suo piano di lavoro e una sua programmazione e magari il flop di oggi è da mettere in preventivo perché finalizzato alla conquista di una medaglia domani. Magari fosse così!
UNA PRIMA RISPOSTA
I campionati nazionali sono sempre più “infarciti” da stranieri (vedi Legge Bosman), ma questo è un problema che non è nato ieri!
Oggi, c’è invece da registrare il “non essere capaci di fare squadra”, subiamo le ansie, le pressioni, le emozioni pre-gara e nelle gare che contano (vedi pallavolo femminile e maschile e pallanuoto maschile in modo particolare) non diamo mai l’impressione di essere una “vera” e propria squadra.
Cerchiamo di affidarci alla stella del momento (vedi Egonu), per poi scoprire che Lei non può vincere le partite da sola.
UNA SECONDA RISPOSTA
Troppo spesso i C.T. delle rappresentative nazionali fanno ricorso alle naturalizzazioni e la soluzione più pratica e veloce è stata quella di chiamare Juantorena nel volley, Echenique, Figlioli, Bodegas e Molina nella pallanuoto, Jorginho ed Emerson Palmieri nel calcio, Burns e Brooks nel basket.
Salvo Juantorena, si tratta di giocatori di non eccelso livello che sicuramente non rendono una nazionale competitiva e tutto ciò a discapito di giovani promettenti che hanno bisogno di giocare ad alti livelli per diventare competitivi.
UNA TERZA RISPOSTA
La mancanza della volontà di cambiare. La situazione sopra descritta non solo difficilmente sarà mutabile, ma appare destinata a peggiorare ulteriormente. Sovente molte Federazioni Sportive Nazionali e molti Club viaggiano su posizioni agli antipodi e non riescono a trovare una soluzione unitaria e condivisa per lo sviluppo del movimento (e predisporre un Progetto Talento”?), perché a molte Società interessa il mero profitto, possibilmente nell’immediato e non di certo il bene o il futuro della Nazionale.
Formare un “vivaio italiano” costa molto e richiede tempo, troppo tempo e quindi è meglio “prendere” qualche straniero a basso costo!
CONCLUSIONI E PROSPETTIVE
Non dobbiamo stupirci se stiamo toccando il fondo ovunque. In poche parole: difficilmente nel breve periodo potremo pensare di vincere negli sport di squadra. Non illudiamoci.
La squadra azzurra del basket maschile, secondo me, è stato l’unico Team in queste Olimpiadi ad aver dato l’impressione di essere un gruppo coeso, creato quasi dal nulla (eliminato dalla fortissima Francia, e lottando fino alla fine) che ha dato tutto fino alla fine: bravi gli azzurri di Meo Sacchetti!
Prof. Maurizio Mondoni (Foto tratta da lastampa.it)