A Ostrava l’Italia dei giovani supera facilmente gli ottavi di finale agli Europei, superando la Lettonia per 3-0. A Tokyo si era fermata ai quarti contro l’Argentina, metà squadra è cambiata, qui il livello è decisamente più basso però può arrivare in semifinale. Sarà difficile emulare l’oro delle donne, da 4 anni ai massimi livelli con lo stesso gruppo, questo è nuovo, con l’uscita del ct Blengini per Fefè De Giorgi.
C’è affinità fra il 5-0 dell’Italia del calcio sulla Lituania, nelle qualificazioni mondiali, e questo 25-14, 25-13 e 25-16. La Lettonia disputò l’Europeo calcistico nel 2004, strappando lo 0-0 con la Germania, nella pallavolo sognava un’impresa del genere contro gli azzurri, nella storia degli Europei vanta però solo l’11° posto del ’95.
Solo l’avvio è equilibrato, una doppia difesa di Balaso salva una palla intricata, l’Italia se ne va sul 18-12. Azzurri superiori in battuta e a muro, chiudono il primo set a 13.
Il secondo comincia con il 7° muro del pomeriggio in Repubblica Ceca, non c’è proprio partita, escluso qualche errore in battuta dell’Italia. Galassi al centro attacca un buon primo tempo, la superiorità della nazionale di Ferdinando De Giorgi è tutta nella pipe di Lavia. Giannelli si affida parecchio ai centrali in attacco, sul 12-5 la differenza è già notevole. Tantopiù con l’ace di Alessandro Michieletto, 19 anni, figlio di Riccardo, dirigente di Trento. Gli amaranto concedono un altro muro a tre e sbagliano una schiacciata. C’è il cambio tra figli d’arte, in campo sale Francesco Recine, figlio di Stefano, ds di Perugia, e dell’ex azzurra Beatrice Bigiarini, è alto 1,85, ricorda Nano Anastasi, come schiacciatore, nel volley di oggi è davvero piccolo, mette a terra lui il 25-14 e regala il suo sorriso contagioso. La regia di Giannelli è sempre lucida, attacco e contrattacco funzionano.
I primi muri lettoni arriva nella terza partita, su Pinali, l’opposto non così super, al posto di Zaytsev, operato dopo l’olimpiade. Anzani e compagni restano concentrati, salgono con pazienza sul 15-10. Resta il neo delle battute sbagliate, poco male perchè i baltici non sono in grado di rimanere davvero in partita. Entra Yuri Romanò, l’opposto di riserva di 24 anni, che debutterà in A1 con Milano. I giovani ci sono, conquistano la 6^ vittoria in 6 gare continentali, arriva con il mani e fuori di Recine.
Nei quarti, mercoledì, a Danzica (Polonia), si affronterà la vincente della sfida fra tecnici italiani, Andrea Giani (Germania) contro Silvano Prandi (Bulgaria), il pronostico è confermato, a favore dei tedeschi, per 3-1.
Un quarto sarà fra Polonia, favorita, e Russia, è passata anche l’Olanda.
De Giorgi ha impiegato 13 dei 14 azzurri, in questi Europei ospitati in 4 nazioni, manca solo Piccinelli, il secondo libero. “Abbiamo entusiasmo e fame – spiega il ct – i giocatori si rispettano e si aiutano”.
Sabato le semifinali, domenica le finali, a Katowice, in Polonia, il presidente federale Giuseppe Manfredi ha speranze che la nazionale ci sia.
Vanni Zagnoli