Nick Kyrgios sarà probabilmente ricordato un giorno come il talento tennistico più sprecato di sempre. A soli 26 anni, il giocatore australiano continua a far parlare di sè soprattutto per i comportamenti e le dichiarazioni fuori dal campo. Lo scorso weekend alla Laver Cup l’estrosio giocatore di Canberra ha lanciato segnali molto preoccupanti sul proprio futuro, ammettendo – e non è la prima volta – di non sapere per quanto altro tempo giocherà nel circuito professionistico. “Questo è il mio ottavo anno nel tennis mondiale – ha detto -. E’ da tanto tempo che gioco. Il mio desiderio è sempre stato quello di battere i giocatori più forti, mostrare la mia personalità, e penso di averlo fatto. Tutto quello che succede da qui in avanti è un bonus. Questo è probabilmente l’ultima volta che sono presente alla Laver Cup. Non sarò sul circuito per altre 4-5 stagioni. Questi sono gli anni più belli della mia vita, vorrei poter stare con la famiglia e gli amici nella mia nazione, l’Australia. In più, la mia prima passione sportiva, come si sa, è il basket”.
Da anni senza un allenatore, Kyrgios – che ha raggiunto la tredicesima posizione nel ranking mondiale nel 2016 – ha già chiuso la stagione 2021. I motivi che lo hanno portato a questa decisione sono molteplici: accusa un persistente dolore a un ginocchio e vuole stare vicino alla madre che ha problemi di salute. Queste motivazioni non possono però rappresentare una giustificazione valida per la sua sempre più evidente diserzione dall’ATP Tour: la scarsa dedizione, il limitato interesse verso il tennis lo portano ad allenarsi poco fisicamente e quindi ad infortunarsi spesso. Negli anni, Nick il ribelle ha fatto parlare di sé per le multe e le squalifiche: nel 2019 a Cincinnati ha insultato il giudice di sedia, ha rotto due racchette e ha sputato in campo. Nel 2016 a Shanghai ha perso in soli 51 minuti contro Mischa Zverev, rimediando una sanzione di 16.000 dollari per comportamento antisportivo e mancanza di impegno. Nel 2015 ha litigato con Stan Wawrinka, attaccando Donna Vekic – fidanzata del giocatore svizzero – nel bel mezzo del match, provocando l’avversario ricordandogli una love story col suo amico Kokkinakis. Anche fuori dal campo lo stile di vita dell’estroso australiano è a dir poco rivedibile: una volta è stato visto in un night club di Londra con due sexy colleghe 18enni. Senza dimenticare le interviste, spesso condite da toni polemici. Nel 2019 durante il torneo di Roma ha duramente criticato Novak Djokovic: “Sento come se avesse un’ossessione malata di voler essere apprezzato. Vuole solo essere Federer. Avverto così forte questo suo desiderio di essere amato che non riesco a sopportarlo”. Sempre nel 2019, ad Acapulco, aveva servito da sotto contro Nadal, mandando su tutte le furie il maiorchino.
In tutto questo c’è un aspetto positivo per Kyrgios: ha già guadagnato tanti soldi, 9 milioni di dollari di montepremi (lordi), contratti di sponsorizzazione con brand prestigiosi come Nike e Yonex e ingaggi di partecipazione ingenti nei tornei “250” e “500”. Perché ha un mercato tutto suo come showman che ogni organizzatore vorrebbe garantirsi.
L’anno della sua esplosione è stato il 2014, quando ha battuto Rafael Nadal negli ottavi di Wimbledon. Per lui sembrava l’inizio di una grande carriera, e invece gli alti e bassi si sono susseguiti in maniera a dir poco clamorosa. Vincitore, comunque, di sei titoli Atp, è uno dei pochi giocatori in attività a potersi vantare di aver battuto i più forti, Federer, Nadal e Djokovic giocando un tennis spettacolare ed entusiasmante. Un talento immenso che purtroppo finirà molto probabilmente la sua carriera con non pochi rimpianti, perché incapace di dare continuità alla sua dedizione, alla concentrazione e quindi ai risultati. Ad appena 26 anni sembra già un ex.