C’è un’Italia vicina alla qualificazione mondiale, è la femminile dopo la vittoria per 1 a 0 contro la Svizzera. A 8’ dalla fine trasforma Cristiana Girelli, dal limite la punizione che era discutibile, la giocatrice svizzera cerca di ripararsi dal tiro di Rosucci, la sensazione è proprio che Martina Rosucci cercasse quel fallo di mano. Soprattutto per una donna è più comprensibile ripararsi da una pallonata, con il braccio non amplia tanto la superficie d’impatto. “Punizione generosa”, dirà poi Tiziana Alla, la telecronista delle donne, ora anche bordocampista della nazionale maschile.
“Che ci importa”, aggiunge. Beh, proprio dall’equidistanza, dall’autorevolezza della Rai ci aspettiamo ancora più obiettività, rispetto alle classiche telecronache tifose. Per carità, l’Italia ha attaccato, meritava il successo, dopo l’1-2 subito a Palermo dalla Svizzera, però siamo sempre orientati a ricordarci i torti arbitrali, anzichè i favori, anche soltanto mezzi.
Laura Giuliani ha dovuto effettuare nel primo tempo la parata più impegnativa, nel finale ha corso qualche rischio ma nulla di clamoroso. Senza quella punizione da 20 metri, era possibile che le azzurre non superassero in classifica le rossocrociate e dopo l’Europeo in Inghilterra all’Italia basterà battere Romania e Moldavia per qualificarsi da prima, evitando i rischi degli spareggi.