È stata davvero grande la delusione di Lorenzo Musetti, eliminato ieri gli ottavi di finale da Diego Schwartzman. Il match sul Court Des Princes per il toscano comincia senza pecche: tutti i colpi gli riescono – in particolare quel rovescio da maestro ormai così raro – e conclude il primo set 6-2.
Dopo otto game perfetti, il 20enne nato a Carrara subisce la resilienza dell’argentino, che chiude senza indugio sia il secondo (6-2) sia il terzo set (6-3) e approda oggi nei quarti contro il campione in carica Stefanos Tsitsipas.
“All’inizio ho espresso il mio miglior tennis, ho giocato bene in ogni lato del campo e sono molto soddisfatto. Rimpianti? Due: le volte che sono stato avanti, ma non sono riuscito a concludere. Anche perché Diego ha ingranato un’altra marcia. Però ho lottato fino alla fine: porto a casa un torneo bellissimo, in cui ho giocato tre match tosti e ho subìto pochi cali, escluso quello di ieri, probabilmente dovuto alle numerose trasferte. L’obiettivo è lavorare di più dal punto di vista fisico e gestire le energie, capacità che impari dall’esperienza” dichiara Musetti.
Gli ottavi di finale sembravano essere fatali anche per Jannik Sinner. Sul Court Ranier III, l’altoatesino parte con una lunga sequenza di errori, soprattutto nel dritto, spesso nettamente oltre la riga di fondo. Ne approfitta Andrey Rublev e il set d’apertura è suo (7-5).
L’italiano rinasce nel secondo set – nonostante le vesciche al piede destro, che non lo lasciano in pace da mesi e per le quali è costretto a chiedere un medical timeout – mentre il russo crolla: il risultato è impietoso, 6-1 per l’ex allievo di Piatti. Non è molto diverso il terzo set, con Rublev ormai scomparso tra i granelli della terra rossa e Jannik sempre superiore, capace di chiudere la sfida 6-3. Oggi l’azzurro affronterà nei quarti Sascha Zverev.
Dichiara Sinner: “A un certo punto del match ho provato anche il rovescio lungo linea per muovere l’avversario e tornare in partita. I tentativi hanno avuto successo: sono uscito da una situazione veramente difficile, per questo credo di avere disputato un buon match e sono contento di avere raggiunto i quarti. Ringrazio il pubblico: senza il sostegno dalle tribune, vincere sarebbe stato molto più complicato. Zverev è sempre un avversario tosto: me lo sono ritrovato come avversario tre volte (una vittoria per Sinner, al Roland Garros 2020) e ci siamo anche allenati insieme. Sascha è migliorato parecchio, soprattutto sulla terra, e non sarà semplice trovare soluzioni per batterlo. Riposare per me sarà fondamentale, poi darò il massimo in campo”.
Foto tratta da Monte-Carlo Rolex Masters