Perché la laurea in Scienze Motorie è poco attrattiva? Secondo il sottoscritto è poco “attrattiva” e appetibile per molti
studenti perché si pensa che:
1) Sia incentrata solo sullo sport
Erroneamente, si pensa che il programma di studi riguardi solo lo sport e le attività motorie. In realtà, non è così. La laurea triennale in Scienze Motorie, classe di studi L-22, prevede esami di:
Anatomia
Fisiologia
Medicina dello sport e traumatologia
Endocrinologia
Biologia
Biomeccanica
Igiene
Pedagogia generale e speciale
Psicologia
Economia e contabilità delle aziende sportive
Storia dell’Educazione Fisica e dello Sport
Marketing dello sport
Diritto privato dello sport
Inglese o francese
Metodologia dell’insegnamento
Metodologia dell’allenamento
Attività pratiche di pallacanestro, pallavolo, calcio, rugby, nuoto,
ginnastica artistica, atletica leggera
Etc.
Al termine degli studi i neolaureati dovrebbero avere una formazione che
consenta loro di lavorare sia come Istruttori, Allenatori e Dirigenti di strutture sportive.
2) L’unico sbocco lavorativo sia quello di Istruttore o Allenatore
in palestra, in piscina o sui campi di gioco oppure di Insegnante di Educazione Fisica a scuola
I neolaureati in Scienze Motorie non hanno come unica strada l’insegnamento in scuole e palestre, oggi ci sono diverse opportunità di
carriera molto interessanti, tra cui:
Direttore di strutture sportive
Preparatore atletico
Istruttore
Analista di gara
Allenatore
Personal trainer
Riabilitatore
Istruttore di fitness
Istruttore di ginnastica artistica, ritmica
Istruttore di basket, calcio, volley, rugby, etc.
Istruttore di nuoto, tennis, atletica, sci, scherma, pugilato, etc.
Nell’elenco delle professioni possibili, dopo la laurea triennale, c’è anche l’insegnamento, infatti i laureati magistrali in Scienze Motorie (LM-68), possono accedere alle seguenti classi di concorso:
A-48 – Scienze motorie e sportive negli Istituti di istruzione
secondaria di II grado
A-49 – Scienze motorie e sportive nella scuola secondaria di I grado
Educazione Motoria nella Scuola Primaria (classi quinte e quarte).
3) La laurea in Scienze Motorie abiliti al lavoro di fisioterapia
Se uno studente si laurea in Scienze Motorie, non è un Fisioterapista. È vero, i campi di azione però non sono così distanti, al contrario sono molto vicini tra loro. Spesso, una persona in riabilitazione deve seguire
una terapia con il fisioterapista e fare sport per recuperare la mobilità compromessa. Non a caso, i laureati in Scienze Motorie possono lavorare nei Centri Sanitari e nelle Strutture Fisioterapiche come mediatori nella
prevenzione del rischio per la salute. Si tratta di un ruolo molto richiesto da svolgere in collaborazione con fisioterapisti e medici. Al di là, però, di questo aspetto, un laureato in Scienze Motorie non può operare come
Fisioterapista e nel caso interessi questo percorso, è possibile intraprenderlo dopo la triennale. Bisogna sostenere il test di ingresso alla Facoltà di Fisioterapia, che fa parte dell’area delle lauree mediche. Dopodiché, si richiede il riconoscimento dei crediti per alcuni degli esami già sostenuti, tra cui pedagogia, anatomia e altri; lo stesso discorso vale per Osteopatia.
4) A Scienze Motorie si studi poco e si faccia solo sport
Al quarto posto della lista sulle false credenze della laurea in Scienze Motorie c’è quella che la identifica con un titolo di studio di serie B. Molti considerano Scienze Motorie un percorso semplice, che non ha niente a
che vedere con la complessità di lauree come Ingegneria, Lettere o Economia. In realtà, è un errore mettere a paragone ambiti di studio così diversi e per stabilire la maggiore o minore difficoltà di una facoltà bisogna confrontare ambiti simili. Scienze motorie ha le sue complessità come ogni facoltà e gli studenti non stanno tutto il tempo a fare sport o a dedicarsi alle attività pratiche. Come si può notare dall’elenco degli esami descritti precedentemente, ci sono materie diverse che presuppongono una certa flessibilità mentale e tra l’altro i crediti e il numero degli esami sono gli stessi di tutti gli altri percorsi triennali e magistrali.
Che studenti si iscrivono a Scienze Motorie?
Perché si iscrivono?
Che sport hanno praticato o praticano tuttora?
Il programma di studi va bene?
Che aspirazioni hanno?
INDAGINE-RICERCA
Ecco cosa rispondono all’Indagine-Ricerca da me predisposta su 253 studenti/esse (152 maschi e 101 femmine) del 1° e 2° anno che
frequentano “La facoltà di Scienze Motorie” e “Il corso di laurea di Scienze Motorie e dello Sport”.
Prima domanda: “Perché ti sei iscritto/a al Corso di Laurea in Scienze
Motorie e dello Sport?”
Risposte: “Perché mi piace lo sport” (88), “Perché voglio allenare i bambini” (29), “Perché voglio allenare una squadra di calcio (22), “Perché voglio insegnare Educazione Fisica a scuola (28), “Per approfondire le mie
conoscenze in ambito sportivo (10), “Non lo so, ma comunque perché è più facile laurearsi rispetto ad altri Corsi di laurea” (5), “Perché non sono stato ammesso a Medicina” (2), “Perché non sono stato ammesso a
Fisioterapia (1) “Perché vorrei lavorare in ambito sportivo” (22), “Perché voglio fare l’Osteopata” (6), “Perché mia madre ha fatto l’ISEF e anch’io voglio insegnare” (4), “Per approfondire le mie conoscenze in ambito
motorio e sportivo (10), “Per imparare a fare il preparatore atletico” (9), “Perché voglio insegnare lo sport” (14).
Seconda domanda: “Sei soddisfatto del piano di studi”
Risposte: Soddisfatto (112), Abbastanza soddisfatto (37), Poco soddisfatto
(64), Per niente soddisfatto (40).
Terza domanda: “Secondo te in Università ti insegnano a insegnare?
Risposte: alcuni Insegnanti sono veramente bravi, ci coinvolgono, sono empatici, ci aiutano a migliorare nella comunicazione, ci insegnano a cosa servono gli esercizi, che effetti producono (didattica). Qualche altro ci
insegna solo gli esercizi (didatticismo), qualcun’altro fa calare tutto dall’alto e a volte è incomprensibile, molti non collegano la propria materia al movimento e allo sport (fisiologia, anatomia, pedagogia, psicologia. Qualche Insegnante utilizza video e filmati che poco hanno a che vedere con il nostro futuro di Istruttori o allenatori. Qualche
Insegnante utilizza slides poco chiare e a volte incomprensibili, altri parlano solamente, molte sono le lezioni frontali, poco coinvolgimento con gli studenti, poca empatia.
Quarta domanda: “Le materie insegnate sono tutte interessanti?”
Risposte: “Qualche materia del programma di studi non serve alla nostra professione futura”; “L’inglese (moltissimi libri di biomeccanica, biologia, metodologia dell’allenamento) ad esempio è molto elementare e poco scientifico”, “Il Tirocinio dovrebbe essere più coinvolgente”, “Non
dobbiamo solo studiare sui libri o rispondere solo a crocette per superare un esame”, “Qualche Insegnante non conosce chi siamo e ci valuta comunque con dei numeri”, “Agli esami molte valutazioni finali sono “a
simpatia”, altre “ad antipatia”, “Qualche Insegnante non è in grado di insegnare”.
Quinta domanda: “Che sport hai praticato da
bambino/ragazzo/adolescente?”
Risposte: le risposte sono state variegate, in quanto in molti hanno provato diversi tipi di sport, cambiando continuamente disciplina. Altri hanno iniziato la pratica di uno sport e hanno continuato anche dopo la pubertà, altri hanno praticato attività motoria e sportiva solo a scuola con scarso successo. Qualcuno non si è avvicinato a nessun tipo di attività motoria e sportiva. Gli sport più praticati da bambini/e, ragazzi/e e giovani sono stati Minibasket, Minivolley, Ginnastica Artistica, Tchouball, Ginnastica Ritmica, Nuoto, Arti Marziali (judo e karate), Psicomotricità, Pattinaggio a rotelle, Calcio, Pugilato, Danza, Ginnastica ritmica, Tennis.
Pochi praticanti nell’Equitazione, Rugby, Tiro con l’Arco, Vela, Sci Nautico, Arrampicata, Scherma e Atletica Leggera.
Sesta domanda: “Che sport pratichi tuttora?”
Risposte: Calcio (65), Volley (15), Sci (5), Tennis (5), Basket (15), Nuoto (5),
Scherma (2), Danza (6), Pugilato (1), Pattinaggio velocità (3), Rugby (1),
Atletica Leggera (8), Ginnastica Artistica (9), Calistenia (3), Tchouball (1), Sport di combattimento (7), Ciclismo (2), Arbitro di calcio (1), Arrampicata (1), Palestra (55), Niente (24), Softball (2), Equitazione (1), Pallanuoto (2), Calcio amputati (1), Sollevamento Pesi (2), Acrobatica (1), Ginnastica ritmica (2), Kick boxing (1), Pole dance (1), Crossfit (4), Danza caraibica (1).
Settima domanda: “Alleni tuttora?”
Risposte: Istruttrice di ginnastica artistica (13), Istruttore Minibasket (5), Istruttore e Istruttrice Minivolley (6), Istruttore Scuola Calcio (48), Istruttore Calcio giovanile (32), Istruttore di atletica leggera (5), Istruttore
di nuoto (4), Istruttore di tennis (5), Istruttore di scherma (1), Personal Trainer (38), Psicomotricista (1), non insegno (95).
Ottava domanda: “Hai seguito i Corsi delle Federazioni e hai conseguito
il tesserino?” Pochissimi/e hanno seguito i Corsi delle Federazioni Sportive o degli Enti
di Promozione Sportiva per conseguire la tessera. Pochi sono tesserati come Istruttori o Allenatori (una di ginnastica artistica, una di ginnastica ritmica, uno di sci, uno di scherma, tre di calcio. Qualcuno sta seguendo il Corso di Formazione, qualcuno ha imparato assistendo agli allenamenti, molti hanno copiato gli esercizi dai motori di ricerca, alcuni insegnano alle Scuole Calcio da ex giocatori di calcio (compensi “in nero” molto bassi), altri insegnano con il metodo “fai da te” senza nessuna preparazione. Molti non insegnano e non hanno interesse a insegnare.
Nona domanda: “Cosa vorresti fare da Laureato?”
Risposte: Allenatore di calcio dei bambini (20), Allenatore di calcio dei giovani (15), Allenatore di una squadra senior di calcio (6), Istruttrice di ginnastica artistica (5), Preparatore Atletico (19), Personal Trainer (11), Osteopata (10), Massofisioterapista (10), Insegnante a scuola (9), Riabilitatore (7), Maestro di tennis (3), Maestro di sci (2), Maestro di scherma (1), Insegnante di danza (1), Allenatore di nuoto (3), Non lo so
(35), Allenatore di pallacanestro (4), Mental coach (1), Istruttrice di ginnastica ritmica (5), Preparatore Atletico (14), Personal Trainer (20), Osteopata (10), Fisioterapista (10), Insegnante a scuola (9), Riabilitatore
(7), Match Analista (1), Preparatrice atletica della nazionale di ginnastica artistica (1), Nutrizionista (1), Responsabile Marketing ed Eventi Sportivi (1), Non ho deciso, devo scegliere tra il Preparatore Atletico e l’Osteopata (6), Dirigente Sportivo (4), Allenatore di Crossfit (2).
CONCLUSIONI
Dopo tre anni di studio in Università (laurea breve) gli studenti riceveranno la laurea in Scienze Motorie e dello Sport ma saranno in
grado di insegnare, di programmare, di periodizzare, di dirigere? Molti hanno ricevuto voti buoni negli esami a crocette, ma in pratica sono in grado di trasferire le loro conoscenze al fine di diventare più competenti e abili nel loro lavoro?
Le Università dovrebbero insegnare agli studenti a IMPARARE a INSEGNARE per poi essere in grado di insegnare, o a periodizzare, a programmare o a dirigere!
Lo fanno tutte le Università?
Tutte insegnano a insegnare, a programmare, a periodizzare o a dirigere? Molte sono le Facoltà di Scienze Motorie o i Corsi di laurea in Italia e ognuna ha un suo programma di studi e una serie di esami da superare.
Non c’è unicità, c’è un dispendio di forse, di idee, di programmi e poi ci sono i Corsi di laurea in Scienze Motorie online.
Non va bene!