Basteranno un paio di partite vinte per tornare al Matteo del 2019 quando iniziò il percorso che lo portò ad entrare nella Top ten ed addirittura in finale a Wimbledon (primo italiano nella storia a riuscire in tale impresa)? Questa la domanda che molti si sono posti oggi vedendo giocare dalla tribunetta stampa del bel campo 18 dove proprio nel 2019 vinse una battaglia di cinque set contro l’argentino Schwartzman prima di perdere due giorni dopo agli ottavi contro sua ‘Maestà’ Roger Federer sul campo centrale. La partita che lo fece conoscere al grande pubblico anche al di fuori dei confini europei.
Oggi Matteo, unico italiano capace di partecipare a due edizioni consecutive delle Nitto ATP Finals in singolare e di finire due stagioni di fila nella Top 10 da quando esiste il ranking ATP computerizzato, ha vinto in tre set abbastanza rapidi contro Alex De Minaur, numero 17 del mondo con il punteggio di 63 64 64.
Ma come nel 2019 la cosa che ha impressionato oggi è stata la solidità al servizio, gli aces e le tante prime messe nei punti importanti. Matteo non ha solo ritrovato il suo colpo migliore, ma anche di dritto è riuscito a far ‘male all’avversario’ e soprattutto di rovescio non si è limitato a difendersi a suon di back ma ha anche risposto bene anticipando diverse volte le mosse dell’avversario.
Ma forse più di tutto la cosa che conta è l’aver ritrovato la serenità mentale dopo gli ultimi due mesi difficili a causa dell’ennesimo infortunio. Serenità che in campo si vede e già dalla sguardo e dagli occhi della tigre che ora ha in campo come dice anche sua madre.
“Sento dell’energia buona in me – ha spiegato Matteo in sala interviste – e mi godo il campo. Oggi ho giocato una delle mie migliori partite ed ho tenuto bene. Voglio tenere un profilo basso e guardare giorno dopo giorno senza farmi troppe pressioni. Anche mia madre mi ha detto che mi vede con gli occhi ‘cattivi’ ma è una cosa che si costruisce con il tempo e con il duro lavoro sul campo”.
Oggi Matteo a tratti ha surclassato, come dicevamo prima, l’avversario a suon di servizi vincenti e l’australiano a tratti è parso molto scoraggiato. “Oggi vedendolo sconfortato capivo che stavo facendo bene e che stavo sulla strada giusta. Sono stato bravo nei momenti importanti. Sto tranquillo ed essere al terzo turno é un grande orgoglio ma voglio continuare a pensare oltre”.
Guardare avanti significa giocare domani contro il tedesco Zverev per un posto negli ottavi incontrerà che ha battuto 64 57 62 62 il giapponese Yosuke Watanuki, numero 116.
Dai Matteo avanti cosi l’Italia ha bisogno anche di te.
Da Wimbledon, Daniele Flavi