Le chicche di Lucia e Martina
Domani è un altro giorno, per fortuna. Dopo l’esordio amaro lunedì a New York, gli azzurri in campo martedì (eccetto uno) offrono un vero e proprio spettacolo. Prima fra tutti Lucia Bronzetti. La romagnola si regala il primo successo con una top 20 – e seconda vittoria in un tabellone slam – contro la campionessa del Roland Garros 2021, Barbora Krejicikova (12 WTA), dopo più di due ore di un match tiratissimo (6-4 7-6(3)). Ora la sfida con la tedesca Eva Lys (143 WTA).
Prestazione memorabile anche per Martina Trevisan che, con il coraggio e il cuore che la contraddistinguono, battaglia per 3 ore e 19 minuti contro la ostica e burbera Yulia Putintseva. Dopo la doccia fredda del 6-0 nel primo set, Martina reagisce alla grande e, nonostante gli alti e bassi, trova la chiave per scardinare i meccanismi dell’avversaria. In particolare, la fiorentina si aggrappa con le unghie e con i denti, facendo la differenza nei tie-break del secondo e terzo set. Vince 0-6 7-6(0) 7-6(8), in un match in cui la kazaka manca, peraltro, tante occasioni. Una iniezione di fiducia supplementare per la Trevisan che, al prossimo turno, sfiderà la neocampionessa di Wimbledon, Marketa Vondrousova.
Non c’è storia, invece, nel match tra Camila Giorgi e Jessica Pegula, in cui la tennista di Macerata viene dominata dalla n. 3 del mondo con un doppio 6-2.
Brillano anche i ragazzi
In campo maschile, sorridono Matteo Berrettini, Jannik Sinner, Lorenzo Sonego e Matteo Arnaldi. In particolare, Berrettini, offre una prestazione eccellente contro il francese Ugo Humbert, sconfitto in tre set (6-4 6-2 6-2) e dominato con una sempre maggiore lucidità e solidità tattica. Perfetto anche Jannik Sinner che corre veloce verso il secondo turno liquidando la pratica Hanfmann con un perentorio 6-3 6-1 6-1; un secondo round tutto azzurro poiché, dall’altra parte della rete ci sarà l’amico Lorenzo Sonego. Vittoria brillante anche per il torinese che domina Moreno de Alboran con lo score di 6-3 6-4 6-2. Infine, Matteo Arnaldi. Il ligure passa il turno per il ritiro di Kubler sul punteggio di 6-3 1-0; ora, per lui, ci sarà la promessa francese Arthur Fils.
Day 1: esordio disastroso per Musetti
Sguardo spento e rassegnazione, colpi alla fine solo tirati a caso e senza energia. Così appare Lorenzo Musetti alla fine del quarto set (dopo aver perso il break di vantaggio) e quindi nel quinto, durante il suo primo turno a New York dove, per la prima volta, era testa di serie 18 in uno Slam e si è fatto riprendere da due set a uno. Il carrarino lotta, ma esce a testa bassa, molto deluso, dal campo numero 13 di Flushing Meadows, dopo aver ceduto al quinto set al qualificato Titouan Droguet, 171 ATP, che disputava appena la prima partita in un Major e del circuito maggiore. Incomprensibile come Musetti si sia perso, con l’andare del match, sul piano delle motivazioni e della grinta per risollevare un match che era ampiamente alla sua portata.
Dopo il break subìto nel quarto set, la débâcle. Sfiduciato e rassegnato, Lorenzo sembra assistere inerme ai punti che scivolano via a favore dell’avversario. Tanti, troppi i gratuiti, figli di una perdita di lucidità e di una tensione che, a volte, Musetti fa ancora fatica a controllare. Come ha ammesso anche lui nel post-partita e che è una costante di questa fase della stagione, così come gli inizi sempre troppo contratti.
Peccato davvero. Perché, nonostante l’indecisione nel primo set, perso 6-3, Lorenzo riesce via via a ritrovare fluidità e fiducia nel secondo, con una migliore risposta al servizio e con maggiore solidità negli scambi da fondo e in attacco. Ora sembra ritrovare misure e convinzione, non c’è storia e l’azzurro si impone per 6-0. Ma nella terza frazione riappaiono i fantasmi. L’andamento degli scambi è altalenante. Lorenzo si incarta di nuovo ma recupera. I due continuano un testa a testa serrato, fino al tie-break. “Lollo” sembra finalente ritrovare definitivamente il bandolo della matassa; Droguet appare affaticato ma continua a resistergli anche se, alla fine, il toscano si impone al tie-break per 7 punti a 5.
È battaglia anche nella quarta frazione. Break a zero di Musetti e 3-2. E poi un game sofferto ai vantaggi, in cui Droguet mette a segno il controbreak per il 3-3, per poi salire 4-3. Musetti si dimostra ancora fragile alla battuta, senza una vera e propria tattica, non riesce ad essere incisivo, nonostante le pregevoli magie con cui, talvolta, delizia il pubblico. Ed è blackout. Da questo momento, molla la presa, subendo la progressione e la determinazione dell’avversario, che si aggiudica il quarto set 6-3. Dal 3-2 30-0 di Musetti nel quarto, ora Droguet corre via fino al 5-1, mettendo a segno ben 9 game di fila. Lorenzo annulla tre matchpoint ma la convinzione non c’è, sembrando quasi svogliato, e il destino è segnato. Titouan Droguet invece non si lascia sfuggire l’occasione. Accorto, si aggrappa allo score e vince così il suo primo match a livello Major – e del circuito tout court – imponendosi per 6-3 0-6 6-7(5) 6-3 6-2 in 3 ore e 41 minuti di gioco.
Peccato davvero per Lorenzo perché ora, Droguet, al secondo turno sfiderà una delle altre sorprese di questo US Open, il quasi diciottenne qualificato Mensik, n. 206 del mondo (che aveva battuto Fognini al primo turno delle quali).
Nessun italiano al secondo turno
Niente da fare anche per Elisabetta Cocciaretto che, tesa e disunita, dopo un inizio incoraggiante contro la slovena Juvan nel primo set – era avanti 2-0 – subisce la reazione grintosa dell’avversaria che mette a segno sei giochi di fila e si aggiudica la prima frazione per 6-2. Il secondo set, dopo aver perso di nuovo il break di vantaggio, è più combattuto ma è ancora la Juvan a prevalere. Kaja vince 6-2 7-5 e affronterà nel secondo round Lauren Davis.
Esordio più lottato per Jasmine Paolini che cede solo al terzo set alla campionessa di Parigi 2017, Jelena Ostapenko. Dopo aver perso la prima frazione, Jasmine reagisce con solidità e fa sua la seconda manche per 6-4. Ma non c’è nulla da fare nella terza, in cui la lettone spinge sull’acceleratore e chiude l’incontro per 6-2 4-6 6-1.
Lasciano il torneo anche Marco Cecchinato e Stefano Travaglia. Sconfitta netta in tre set (6-4 6-2 6-0) per il siciliano, in difficoltà al servizio e nella costruzione tattica per contrastare l’avversario, il russo Safiullin. Stefano Travaglia, dopo aver superato le qualificazioni, riesce a strappare un set a Tommy Paul, il terzo, si procura un break all’inizio del quarto, ma non basta. L’americano prevale con lo score di 6-2 6-3 4-6 6-1 salendo 4-0 nei confronti diretti.