Le protagoniste della finale a Pechino saranno Iga Swiatek e Liudmila Samsonova. Entrambe si sono confermate un vero e proprio tabù per le rispettive avversarie della semifinale, Cori Gauff e Elena Rybakina. La polacca batte Coco per l’ottava volta in nove scontri diretti e, soprattutto, le infligge la sconfitta dopo 16 vittorie consecutive da Cincinnati ad oggi. Oltre alla prestazione superlativa di Iga, complice della débâcle della statunitense forse è anche un infortunio alla spalla, per il quale la Gauff ha chiamato il fisio nel secondo set. Nulla da fare neanche per Rybakina che, per la quarta volta di fila, sbatte contro il muro Samsonova. La russa è micidiale da fondo e con il servizio, in particolare nel secondo set. In finale, la terza in un ‘1000’ nella stagione per Swiatek, la seconda per Lyuda, la favorita è l’ex n. 1 del mondo, vittoriosa nei due precedenti scontri diretti.
IGA TRAVOLGENTE
Niente da fare per Coco Gauff contro Iga Swiatek. In semifinale al WTA ‘1000’ di Pechino, la n. 2 del mondo tramortisce in due rapidi set la campionessa di New York, n. 3 (6-2 6-3 in un’ora e venti minuti) – forse in difficoltà anche per un dolore alla spalla destra avvertito nel secondo parziale – e le interrompe la striscia consecutiva di 16 vittorie (Cincinnati, Us Open e semi a Pechino), la più lunga di una teenager americana insieme a quella di Serena Williams nel 1999. Sempre in crescendo dal torneo di Cincinnati, dove peraltro si era imposta per la prima volta proprio contro la polacca in semifinale, Coco nulla può contro la perfezione del tennis della Swiatek, cedendo per l’ottava volta nei loro nove confronti diretti (terza sconfitta quest’anno dopo quella a Dubai e al Roland Garros). Iga è un rullo compressore da fondo e non lascia respiro alla 19enne americana; impeccabile soprattutto col rovescio e il servizio, non concede palle break e conquista ben l’87% dei punti con la prima; Coco, infatti, riesce ad imporsi sulla prima avversaria solo con il 13% dei punti e con il 30% in risposta alla seconda. Complessivamente, Coco ottiene soltanto il 61% dei punti con la prima palla e il 36% con la seconda. Insomma, in totale, alla battuta, Iga conquista l’80% dei punti (e il 48% in risposta), a fronte del 52% di Coco. L’x n. 1 del mondo si issa così alla ventesima finale in carriera, la settima della stagione e la terza in un torneo ‘1000’. Classe 2001, eguaglia Caroline Wozniacki per il maggior numero di finali ‘1000’ disputate prima del 23esimo anno di età. Per il trofeo sfiderà Liudmila Samsonova, vittoriosa contro Elena Rybakina.
LYUDA, ANCORA UN MURO PER ELENA
Con la quarta vittoria su quattro scontri diretti, Liudmila Samsonova (22 WTA) si impone ancora su Elena Rybakina (5WTA). Nonostante un primo set accanito, con break e controbreak, in cui le due hanno giocato alla pari martellando da fondo a più non posso, alla fine, ad avere la meglio è la freddezza e la maggiore lucidità della russa, che annulla un setpoint sul 6-5 Rybakina. Dopo Tokyo nel 2022 e Montreal nel 2021 e nel 2023, Samsonova conferma di essere “bestia nera” per la kazaka; nel match di sabato, infatti, Lyuda è la tennista ad averle imposto il maggior numero di vincenti (32) in un torneo ‘1000’ quest’anno. Con Samsonova ci sarà anche un po’ d’Italia in finale a Pechino. Ricordiamo che Liudmila da anni vive e si allena nel Belpaese; inizialmente seguita da Alessandro Piccari a Roma, ora è allenata da Danilo Pizzorno e, se non fosse stato per le difficoltà nell’ottenere la cittadinaza italiana, ora forse vestirebbe la maglia azzurra. Al China Open si intrufola ancora una volta tra le grandi e, dopo Montreal, raggiunge così la sua seconda finale ‘1000’ dell’anno e in carriera. Una settimana perfetta per la 24enne di Olenegorsk che, dopo aver superato al primo turno la Parks, si regala gli scalpi di Petra Kvitova, Marta Kostyuk e Jelena Ostapenko. Tranne nel match con Kostyuk, Lyuda ha sempre dominato le avversarie in due set. Contro Rybakina è notevole la sua progressione al servizio; nel secondo set, infatti, intasca ben l’88% dei punti con la prima palla. In finale, tuttavia, attenzione alla Swiatek, con la quale parte nettamente sfavorita dopo la sconfitta nelle loro due sfide precedenti.