Tanti desideri sopiti, tanti sogni olimpici, tanti soldi. Era inevitabile che nell’anno della romantica, e unica, Olimpiade al Roland Garros di Parigi, molti ex campioni si ripresentassero sul Tour. Fra i tanti spicca l’ex numero 1 Naomi Osaka, 4 volte campionessa Slam, che, a 25 anni, nella seconda vita, dopo la bimba avuta a luglio dal compagno – il rapper Cordee (7,8 milioni di ascoltatori mensili) -, si ripresenta col dichiarato proposito di giocare “più tornei del solito”, con l’intento di tornare in vetta e uno spirito diverso: “Penso che molta gente sarà contenta del mio programma di gare”.
Lei che aveva sbattuto la porta in faccia agli occhi curiosi, a cominciare da social media. Mostrandosi distante e scontrosa, presuntuosa e prepotente, e insieme debole e indifesa nella gestione della enorme popolarità di un fenomeno precocissimo, orgoglioso vessillo di teenagers americane (dai 3 anni gli States sono stati la sua terra), tradizioni nipponiche (da parte di mamma), con una spruzzata di sangue haitiano di papà, con la conseguenza di un mix portentoso e insieme sconvolgente e confuso di chi in realtà non sa veramente quale sia casa e non si sente mai pienamente riconosciuta dalla sua gente
DONNA
La sedicenne spavalda e apparentemente freddissima che travolgeva subito il tennis donne all’alba del 2016 e che nel 2018 batteva clamorosamente Serena Williams nella finale degli Us Open – titolo che bissava nel 2020 firmando anche gli Australiani Open 2019 e 2021 -, salendo al numero 1 del mondo il 28 gennaio 2019, è enormemente diversa dalla ragazza timida e impaurita bruciata dallo stress che staccava drammaticamente la spina, soffocata dalla pressione, dalle aspettative, dal successo e da una montagna di quattrini, oltre 51 milioni di dollari (stima della rivista specializzata Forbes).
S’era clamorosamente ritirata dal Roland Garros 2021 per sfuggire alle domande dei giornalisti, aveva rinunciato a Wimbledon, era tornata competitiva solo nella finale di Miami 2022 persa con Iga Swiatek, ed aveva salutato definitivamente la scena al torneo di Tokyo di settembre gettando la spugna. E facendo seriamente tenere che non si sarebbe più ripresentata sul campo da tennis. Invece c’è tornata, diversissima, umile come non mai: “Mi sono resa conto che non so come andrà per me l’inizio dell’anno. Non conosco il livello di gioco e penso che devo rilassarmi. Quindi, per lo meno, mi preparerò per un’ottima fine stagione”.
Convinta come non mai: “Il tennis mi è mancato tantissimo: ho guardato spesso le partite e ho pensato ‘Vorrei giocare anch’io’. Sono in una posizione diversa, di cui sono molto grata. Amo tanto mia figlia, ma penso che abbia davvero alimentato un fuoco dentro di me”.
Da fuoricampo, Naomi ha lavorato molto su se stessa, e si sente talmente guarita da raccontare in pubblico la sua esperienza: “Sento che imparo continuamente, anche mentre parlo. Il mio ruolo, oggi, è semplicemente quello di sensibilizzare le persone e far sapere che non sono sole. Il dolore fisico e il dolore mentale per me sono più o meno la stessa cosa. Abbiamo medici per la salute fisica, ma quando parliamo di salute mentale questo dolore non è così ben accolto, quindi bisogna sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema”.
Fortificata dalla gravidanza (“Mi sono sentita sola e ho pensato molto fra me e me”), Naomi ha ritrovato se stessa: “Conosco solo questo mondo del tennis. Il fatto di essere stata lontana per molto tempo è stata una novità, come il non potermi allenare come avrei voluto, l’ho sentito come una restrizione, una forzatura alla mia libertà”.
SCOMMESSA
L’ex pro e oggi talent tv Barbara Schett riassume il pensiero comune su Osaka che saggia la nuova stagione da domenica al torneo di Brisbane sulla strada degli Australian Open: “Naomi, più giovane e più ricca di colpi da killer, col suo stile super aggressivo, potrà battersi alla pari di Iga Swiatek, Aryna Sabalenka ed Elena Rybakina, molto più di altre ex grandi come Wozniacki e Kerber. Che sono molto più difensive e giocano molto appoggiandosi sui colpi delle avversarie e oltretutto hanno superato i 30 anni, mentre Naomi ne ha 25 e non ha mai avuto problemi a contrastare la potenza delle avversarie, a cominciare da Serena. Anzi, ha preso sempre lei l’iniziativa degli scambi, e può davvero aprire una seconda carriera, addirittura più forte e matura grazie al primo figlio. Perché è più rilassata, ha ancora tanto tennis dentro di sé e, adesso, sarà lei a mettere pressione alle più giovani che invece sono chiamate a fare risultato a tutti i costi. Anche perché ho visto alcuni firmati dei suoi allenamenti ed è in forma come due anni fa”.
Così quello di Naomi Osaka diventa il ritorno numero 1 fra i tanti ritorni del 2024.
di Vincenzo Martucci, da SuperTennis TV