Fate conto, la stessa faccia di quando uno a Sanremo si vedeva spuntare Cionfoli, Giovanni Truppi o Jo Chiarello – o quest’anno Maninni, Il Tre o La Sai – e gli veniva spontaneo: “Oh, ma chi li ha mai sentiti questi?”. Ecco, l’effetto “mai coperti” è ormai lo stesso del calciomercato appena concluso, o comunque della maggioranza dei calciatori che si muovono in genere da una squadra all’altra, in estate e inverno. Un grande, fluido, invalutabile blob di Perfetti Sconosciuti.
Sotto qualche raro nome noto, una massa di ignoti ai più che danno la sensazione di un calcio italiano che arranca, con un mercato di “riparazione” – si chiamava così una volta la sessione invernale del calciomercato – dalle suola sfondate e continuamente risuolato dal calzolaio, superindebitato e con le pezze al sedere, che si arrabatta con i conti e spesso li trucca pure. Senza entrare troppo nel tecnico, sapete qual è il nome di maggior spicco che probabilmente avrete già sentito, giocatore del giro della nazionale, della sessione appena chiusa? Il Gallo Andrea Belotti finito in prestito dalla Roma alla Fiorentina per 750.000 euro: 3 gol segnati quest’anno, e 0 (zero) l’intero campionato scorso. Quando era al Torino, Cairo disse che valeva 100 milioni, ed effettivamente gli impose una “clausola rescissoria” di tale ammontare, ma non ci fece un euro. Mai diventato una superstar e ora in evidente declino. Nel giro di pochi anni sono svaniti i gol e pure i milioni. Pazienza, si ricicla e si va avanti.
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