Dopo l’amara trasferta a Indian Wells – in cui è stato sconfitto al secondo turno dal nostro Luca Nardi – e la successiva rinuncia di giocare a Miami, Novak Djokovic ritrova l’amata terra monegasca nel miglior modo possibile. All’esordio nel torneo di “casa” travolge senza pietà il malcapitato Roman Safiullin, n. 41 del mondo, a cui lascia solamente tre game (6-1 6-2, in un’ora e 10 minuti).
In ottime condizioni fisiche, il campionissimo serbo ha fatto funzionare tutto alla perfezione, dal servizio, alla risposta, ai vincenti; con pochissimi errori, solo cinque gratuiti, a fronte dei 20 dell’avversario che le ha provate tutte ma senza successo. L’ultimo titolo di Djokovic a Montecarlo risale al 2015; da allora, i migliori risultati sono stati i quarti di finale nel 2017 e nel 2019. L’anno scorso, è stato travolto dall’exploit di Musetti agli ottavi di finale e, quest’anno, dopo la bella vittoria di Lorenzo contro Arthur Fils, la sfida si ripete, ancora a Montecarlo, ancora agli ottavi. Al momento della conferenza stampa non si conosceva ancora il suo prossimo avversario ma Nole si è detto entusiasta di giocare nuovamente con l’azzurro.
“È stata una delle migliori partite degli ultimi anni in questo torneo” ammette Novak, “Montecarlo è il primo grande evento sulla terra e negli ultimi sei-sette anni non sono mai riuscito a cominciare bene il torneo. Ma è l’inizio, ho giocato una sola partita e spero di potermi allenare come si deve domani per mantenere questo buon ritmo e la concentrazione per i prossimi incontri, che saranno sempre più difficili. Il prossimo avversario sarà Musetti o Fils, entrambi amano giocare sulla terra, hanno una palla più liftata e sarà un gioco molto diverso. Ma ho avuto ottime sensazioni oggi; le ultime due tre settimane di training stanno dando i loro frutti, una bella serie di allenamenti con Zimonjic e la squadra; abbiamo speso molte ore a riflettere sul gioco. È un buon inizio ma non bisogna entusiasmarsi troppo, anche se sono molto contento”.
E, attenzione, Nole non teme nessun avversario, anzi. “Non ho paura di niente e di nessuno ma spero davvero di giocare nuovamente con Musetti. È uno dei più talentuosi sul rosso, con un magnifico rovescio a una mano, ha un grande e autentico talento. Vedremo. Comunque so che quando gioco al mio più alto livello, posso mettere in difficoltà qualunque giocatore su qualunque superficie“.
Dalla nostra inviata a Montecarlo, Laura Guidobaldi (foto di Brigitte Grassotti)