Altra corsa, altro record. Novak Djokovic sempre più inarrivabile con i suoi numeri da capogiro. Grazie alla vittoria contro Alex De Minaur ai quarti di finale (7-5 6-4 in 2 ore e 5 minuti), il campionissimo serbo realizza l’ennesimo primato, essendo il primo tennista ad issarsi 77 volte in semifinale nei Masters 1000. Ricordiamo che detiene anche il record di 40 titoli nei Masters 1000 e, nella stessa categoria, il numero di 58 finali giocate. Ha inoltre disputato il decimo quarto al Rolex Montecarlo Masters e, quest’anno, ha raggiunto la semifinale per la prima volta dopo la vittoria del titolo nel 2015. Nole è il secondo tennista più anziano nell’Era Open a disputare i quarti a Montecarlo, dopo Gulyas (38 anni nel 1970) e il più anziano semifinalista del torneo del Principato (supera Pietrangeli, in semifinale a 35 anni nel 1969).
1-1 i precedenti tra lui e il “diavoletto” De Minaur che lotta fino all’ultimo ma fallisce due palle break nel game d’esordio e una terza, molto più preziosa, sul 5-5 del primo set. Il treno, perso tre volte, con Djokovic ripassa molto raramente ed è il serbo poi ad “azzannare” l’avversario chiudendo il primo set per 7-5 al terzo setpoint.
Nel secondo parziale, Nole strappa subito la battuta all’australiano per poi allungare il passo sul 3-1, nonostante Alex abbia recuperato un break. La lotta è spesso serrata nei turni di servizio con svariati break ma, alla fine, il n. 1 del mondo prevale inesorabilmente. Grande merito comunque al tennista di Sydney che ha disputato per la prima volta in carriera i quarti in un Masters 1000 sulla terra, il terzo finora complessivamente.
“Un sospiro di sollievo!” ha confessato Djokovic in conferenza stampa, a proposito della fine dell’incontro e della mancata esultanza dopo due ore di grande tensione: “in realtà non mi sentivo di esultare. A volte faccio l’esultanza alla Medvedev, come oggi, a volte invece festeggio veramente. Ma è un complimento, trovo che sia molto interessante e divertente, è molto autentico. Oggi, ho adottato lo “stile” Medvedev“.
Al momento della stretta di mano, De Minaur si è rivolto a Djokovic dicendogli “ugly” (vincere sporco), a proposito dei tanti errori commessi da entrambi nel match: “per come abbiamo giocato De Minaur ha ragione. Nel secondo set abbiamo fatto molti gratuiti e abbiamo perso più volte il servizio. Capita spesso sulla terra rispetto alle altre superfici ma questa volta abbiamo disputato un secondo set mediocre. A volte, è vero, bisogna trovare il modo di vincere a tutti i costi, ed è stato così durante il match, in realtà non ero nella mia forma migliore; tuttavia, ho avuto dei momenti buoni, in cui ho giocato in modo brillante, ed altri in in cui facevo fatica a colpire la palla in modo “pulito”. Ma alla fine, come ieri, sono riuscito a realizzare il break e a vincere”.
In semifnale l’attende la sesta sfida in carriera con Casper Ruud, con cui ha sempre vinto. L’ultimo scontro diretto risale all’anno scorso, nella finale del Roland Garros, vinta dal serbo in tre set. Il norvegese, 25 anni e n. 10 del mondo, ha sconfitto al terzo set il generosissimo Ugo Humbert che, dopo la lunga lotta con Sonego la sera prima, ha dato gran battaglia anche a Casper prima di cedere 6-3 4-6 6-1, in 2 ore e 6 minuti. Per Casper si tratta della seconda semifinale al Country Club (dopo quella persa nel 2021 contro Rublev), l’ottava complessivamente nei Masters 1000.
Dalla nostra inviata a Montecarlo, Laura Guidobaldi (foto di Brigitte Grassotti)