È durata due giorni la partita del secondo turno del Roland Garros di Matteo Arnaldi che ha dovuto prima di tutto avere tanta pazienza perché lo stop per pioggia di ieri si è prolungato di 24 ore. Oggi è tornato sul campo numero 6 ed ha sconfitto nelle circa due ore in cui non ha piovuto Alexandre Muller con il punteggio di 64 61 63. Una vittoria che per la prima volta lo porta al terzo turno dello Slam parigino, mentre agli Us Open aveva raggiunto anche gli ottavi. Domani, sempre tempo permettendo, per eguagliare il suo miglior risultato in uno Slam dovrà sconfiggere la testa di serie numero 6 il russo Andrey Rublev vincitore del master 1000 di Madrid ad aprile. L’unico precedente risale a Vienna 2023, con successo in due set del russo.
La soddisfazione di Matteo in conferenza stampa
Dopo la brutta sconfitta agli Internazionali Bnl d’Italia Matteo è rimasto a Roma e si è ricaricato in vista dello Slam sul rosso. “Ho fatto bene a fermarmi ed a ritrovare il mio ritmo dopo Roma – ha spiegato Arnaldi in sala stampa ai giornalisti – e la partita di oggi lo conferma perché ho giocato veramente bene. I tornei dello Slam mi piacciono perché fisicamente mi sento bene e giocare tre su cinque non mi spaventa.
Sono contento che ho continuato il percorso iniziato ad inizio anno e che in questi ultimi mesi ho ripreso. Rispetto al primo turno oggi sono riuscito ad alzare il livello ora bisognerà vedere in che condizioni giocherò con Rublev perché potrebbe cambiare tutto tra campi coperti e scoperti. Sono certo che dovrò variare molto il mio gioco e cercare di dargli fastidio e soprattutto di non farlo giocare sul ritmo”.
La Cocciaretto non si ferma più e torna al terzo turno a Parigi
Oltre ad Arnaldi accede al terzo turno del Roland Garros 2024 anche la 23enne marchigiana Elisabetta Cocciaretto che cosi facendo non perde punti difendendo lo stesso traguardo raggiunto lo scorso anno. Dopo la bellissima vittoria contro la brasiliana Haddad Maia, la giovane studentessa della facoltà di giurisprudenza dell’università di Camerino, vince facile con la spagnola Cristina Bucsa.
Studiare alla ‘Coccia’ tra una pausa ed un’altra evidentemente fa bene alla ragazza che rappresenta un bell’esempio per le generazioni future perché la 23enne marchigiana dimostra che si può fare le tenniste professioniste e quindi girare per il mondo per molte settimane l’anno, ma si può anche continuare a studiare, non tanto per crearsi un piano B che nelle vita non guasta mai, ma per avere una formazione a 360 gradi ed una prospettiva diversa sul mondo.
“Il segreto delle mie vittorie di questi giorni forse sta proprio nel maltempo – spiega ai giornalisti in sala interviste – ovvero riesco a stare tranquilla ed a gestire al meglio tutte queste soste perché mi sono portata i libri e mi sono messa a studiare per un esame che avrò l’11 giugno subito dopo la fine del torneo. Nello specifico avrò diritto agrario. Mi sono programmata in questa sezione di esami perché sono sicura che non avrò tornei in quella settimana e debbo dire che se i risultati sono questi sono veramente contenta perché con lo studio mi rilasso e non sento la pressione della partita”.
Nuovamente un terzo turno per la Cocciaretto dopo l’anno scorso e dopo l’erba di Wimbledon una questione solo di testa? “Ho avuto dei periodi di alti e bassi ed in cui ho fatto fatica ad accettare il fatto che dovevo sempre più migliorarmi. Debbo tanto al mio allenatore che quando mi vede che non quella voglia di migliorami mi ha detto o cambi marcia o torni in dietro. La stessa cosa dovrò farlo nel prossimo turno contro la Samsonova che è una ragazza che tira molto forte e che sicuramente mi farà molti vincenti, ma io farò il mio gioco e darò il massimo”.
Da Parigi, Daniele Flavi (Agl)