Lei dice che è stata una vittoria di cuore ma sicuramente la testa è stata fondamentale perché Elisabetta Cocciaretto ha veramente una testa fuori del comune, o meglio fuori della gran parte di giocatrici professioniste che pensano solo al tennis giocato ed ai risultati. La nostra giovane ‘eroina’ con la vittoria odierna sul bellissimo campo Suzanne Lenglen per 76 (4) 62 contro la russa numero 17 del mondo Liudmila Samsonova raggiunge per la prima volta gli ottavi do un torneo dello Slam, migliora il terzo turno dello scorso anno e dalla fine del torneo tornerà ad avere una classifica intorno alla quarantesima posizione del ranking mondiale.
Tutti concetti importanti ma che per una come la Cocciaretto lasciano il tempo che trovano perché nella vita ci sono molte altre cose importanti al di fuori del tennis e prima di tutto conta lavorare sodo tutti i giorni per migliorarsi e continuare a crescere perché in fondo ha solo 23 anni e le cose da scoprire sono ancora tante.
Quanto conta la testa anche fuori dal campo
“Diciamo che sicuramente dovevo essere aggressiva dovevo sorprenderla e soprattutto dovevo avere anche una buonaattitudine e non farmi trovare impaurita ma essere sempre aggressiva”. Queste le prime parole di una raggiante Cocciaretto in sala interviste davanti a quasi tutti i giornalisti italiani presenti al Roland Garros con un sorriso grande come una casa.
Altro che Bari molto meglio restare un torneo dello Slam per la seconda settimana cosi da aver anche più tempo per studiare e preparare l’esame universitario in programma l’11 giugno.
“Ho sempre avuto una grande motivazione ma negli ultimi tempi il mio allenatore Fausto Scolari è riuscito a motivarmi ancora di più a dare il massimo perché con il mio tipo di gioco debbo giocare sempre al massimo e non lasciare spiragli alle avversarie come ho fatto oggi”
Con questo risultato Elisabetta è quasi certa di essere tra le giocatrici italiane presenti alle prossime olimpiadi che si giocheranno tra fine luglio e agosto sempre qui sui campi del Roland Garros.
“Le olimpiadi per me sono molto importanti, perché rappresentare l’Italia per una giocatrice in una manifestazione come questa mi rende orgogliosa e dopo oggi dovrei esserci riuscita. La cosa bella è che siamo un gruppo molto unito anche con i ragazzi. Siamo cresciuti insieme, abbiamo fatto tanti tornei insieme con Arnaldi, Musetti e Zeppieri sin da quando eravamo under 10 e ora ci ritroviamo qui a disputare un terzo turno di una Slam. Secondo me la cosa più bella è soprattutto condividere tutto questo con dei ragazzi italiani e quindi credo che questa sia la forza del gruppo. Ognuno di noi mette un pezzettino in questa parte e darà il massimo per la nostra bandiera. Il mio allenatore Fausto mi ha insegnato che prima devo essere un’atleta e poi una tennista e quindi le olimpiadi sono il punto della massima espressione per gli atleti”.
Da Parigi, Daniele Flavi (Agl)