Nella finale del Roland Garros più lunga dopo quella del 1982 tra Wilander e Vilas, Carlos Alcaraz trova ancora il successo nella sofferenza e, alla fine, cade a terra dalla gioia. Dopo 4 ore e 20 di lotta accanita contro Alexander Zverev, lo spagnolo spinge all’estremo tutte le sue abilità, dominando alla distanza l’avversario, ormai esausto. 6-3 2-6 5-7 6-1 6-2 il punteggio grazie al quale il 21enne di Murcia diventa il tennista più giovane di sempre a vincere tre Slam in tre superfici diverse. Gli altri due successi sono arrivati agli US Open 2022 e a Wimbledon 2023. Pazzesco. Carlos è già leggenda e le sue ultime performance sul rosso parigino ricalcano le orme di un’altra leggenda di questo sport, un certo Rod Laver. Infatti, lo spagnolo è il primo tennista dopo Rod Laver – 62 anni fa – ad aver vinto semifinale e finale in cinque set al Roland Garros. Dicevamo, terzo trofeo Slam per Carlitos, il primo a Porte d’Auteuil, forse quello più desiderato poiché “sin da bambino, dopo la scuola, correvo a casa per vedere questo torneo in televisione assieme a voi”, ricorda lo spagnolo, rivolgendosi ai genitori durante la cerimonia di premiazione, “e adesso sto sollevando questo trofeo proprio davanti a voi, grazie ancora!”
Inevitabile la profonda delusione e amarezza di Zverev che ha disputato la sua seconda finale in un Major. Anche la prima, agli US Open 2020, gli era scivolata tra le dita per un soffio, persa al tie-break del quinto set contro Dominic Thiem.
Un Roland Garros cominciato con tanti dubbi per Carlos, che non aveva fatto alcun torneo di preparazione sulla terra a causa dell’infortunio al braccio. Partita dopo partita, è riuscito a consolidare il proprio livello, ad acquisire fiducia, ritmo e misure. Un percorso non semplice sulla carta che, però, il neocampione di Parigi ha gestito con sempre maggiore qualità; dopo il primo turno con Wolf vinto in tre set, nel secondo, de Jong gli strappa un set; poi la vittoria in tre parziali con Korda, Auger-Aliassime e Tsitsipas, per giungere poi alla pericolosa sfida con Jannik Sinner, vinta al quinto set.
In finale, con l’adrenalina a mille e dopo aver fatto suo il primo set, lo spagnolo subisce la reazione e la rimonta di Zverev. Il tedesco spinge, attacca, migliora le percentuali al servizio e sorprende l’avversario 6-2 al secondo ma, soprattutto, compie una rimonta inaspettata nel terzo: dal 5-2 Alcaraz, Sasha approfitta di una défaillance di Carlos che perde la concentrazione e chiude il parziale 7-5. Con il prolungarsi del match, però, Alexander spende tntissime energie nei recuperi, le corse in avanti e indietro, ubriacato dalle smorzate micidiali di Alcaraz. In tutto l’incontro lo spagnolo ne gioca ben 24. E poi tanti angoli, fendenti, volé… Carlos non si fa mancare nulla, costringendo Zverev non solo a corse forsennate ma anche ad andare sempre in spinta, a giocare a sua volta smash, volée e contro-smorzate.
Il bilancio dei match al quinto set è positivo per Sasha: 10-1 al Roland Garros e 23 a 11 in carriera; inoltre, si era imposto nell’unico match disputato a Parigi con Carlos, nel 2022. Tuttavia, questa volta il 27enne di Amburgo viene surclassato da un Alcaraz molto più fresco, centrato e devastante nella fase finale del match. Al quinto set, Sasha fallisce ben quattro palle break sul 2-1, ne annulla una per il 4-1 Alcaraz e ne manca un’altra ancora sul 3-2, sempre per Carlos. Alla fine, con Alexander ormai privo di energia e fiducia, lo spagnolo prende il largo e chiude il set decisivo per 6-2, dopo 4 ore e 20 minuti di gioco.
Per l’ex n. 1 del mondo la vittoria a Porte d’Auteuil è il 14esimo titolo in carriera, il secondo stagionale, dopo il successo a Indian Wells.
“Complimenti a Sascha, hai fatto un grande inizio di stagione”, ammette Carlos, “hai dimostrato un gran livello di gioco, hai disputato un gran torneo, stai giocando ad un livello altissimo, so che ci metti il cuore; posso immaginare cosa hai dovuto passare per tornare dopo il tuo infortunio, quanto lavoro hai dovuto affrontare per raggiungere questo livello in questi due anni e per poter essere in finale in questo torneo. Sono certo che avrai altre opportunità di vincere uno Slam e forse questo torneo in futuro. È stato un lavoro stupendo del mio team; in questo ultimo mese è stato complicato a causa del mio infortunio, con tanti dubbi. Nelle settimane successive siamo venuti qui e ci siamo allenati tanto. Sono molto grato di avervi tutti qui con me, mi state facendo crescere e migliorare ogni giorno come giocatore e come uomo, vi chiamo squadra ma pe rme siete una famiglia”.
Da lunedì, Carlos Alcaraz sarà il nuovo n. 2 del mondo, dietro al nostro Jannik Sinner che salirà al vertice del ranking, primo italiano della storia a diventare n. 1 del mondo. Novak Djokovic scenderà invece alla terza posizione.