Il primo ad arrivare in sala stampa dopo la partita quando oramai sui campi di Wimbledon sono le 23 è stato il tennista romano, stanco, un po’ deluso ma soddisfatto del livello espresso contro il tennista più in forma della stagione: “Ad un certo punto ho sentito il pubblico impazzito e mi sono venuti i brividi. Queste emozioni non sono uguali, soprattutto pensando ai momenti in cui non sono riuscito neanche a seguire i risultati. Mi sono divertito, il mio sentimento era fiero di essere lì, di lottare a testa alta contro il numero 1 del mondo, sul campo di Wimbledon con milioni di persone che ci guardavano. Sento il peso della storia di questa partita e questo mi rende orgoglioso. E’ una di quelle partite che ricorderò tra 20 anni”.
Matteo ha perso le ultime tre partite a Londra con Djokovic, Alcaraz e con Sinner, tre numero 1 del mondo : “Ci ho pensato…. forse non devo giocare sul Centrale! – conclude scherzando – Ora è importante giocare tornei e fare partite con continuità, con Francisco a fine partita ci siamo detti che c’è margine e questo mi dà lo stimolo per continuare a lavorare in questa direzione. Se mi sentissi arrivato sarebbe grave, invece sento che c’è spazio e questo mi dà tanta energia. Mi sto impegnando moltissimo, faccio le cose mettendo grande attenzione in tutti i dettagli. Mi accorgo che passano gli anni e l’unica cosa che mi rende davvero felice è giocare, impegnarmi e fare partite come quella di oggi”.
“La cosa più bella è stata rivedere Matteo a questi livelli”
Poi è stata la volta del numero 1 del mondo: “Abbiamo iniziato con il sorriso – spiega Jannik nella conferenza stampa che ha chiuso la terza giornata del torneo – e abbiamo finito con lo stesso sorriso. E’ stata una partita speciale, complicata ma molto bella. Già prima della partita ci aspettavamo un livello di tennis molto alto; Matteo lo conosciamo, serve bene, usa bene lo slice e si muove bene su questo campo. Era dritto e pesante e sapevo che avrei dovuto alzare il livello per batterlo. Per fortuna ci sono riuscito. Per essere un secondo turno è stata una partita difficile ma il sorteggio è così, e non possiamo controllarlo. La cosa più bella è stata rivedere Matteo giocare a questi livelli, speriamo che da oggi in poi abbia meno infortuni. Quindi, gli auguro tutto il meglio. Si continua a giocare così sappiamo tutti che arriverà in alto molto presto”.
Da Wimbledon il nostro inviato Daniele Flavi