Dustin Johnson, numero 1 del mondo e primo favorito del Masters al via, è caduto dalle scale della casa che ha preso in affitto ad Augusta, ha preso un forte colpo alla schiena ed è fortemente in forse per la gara. I medici gli hanno prescritto immobilità, anti-infiammatori e ghiaccio. E così il primo Major stagionale, già falcidiato dalla pioggia (il tradizionale Par 3 Contest è stato cancellato) e minacciato dalle cattive previsioni meteo per tutto il week-end, parte col piede sbagliato. Perché, anche se dovesse scendere in campo, il potente statunitense, vincitore degli ultimi tre tornei ai quali si è iscritto, non sarà nelle condizioni ideali sul campo fra i più selettivi del golf.
Dustin, comunque, è solo l’ultimo di una lunga lista di campioni che pagano lo scotto di infortuni domestici. L’ultimo, altrettanto clamoroso, fu quello del gennaio dell’anno scorso del fenomeno del tennis, Roger Federer, che scivolò in bagno mentre riempiva d’acqua la vasca per le figliolette, si infortunò al ginocchio, dovette operarsi e pregiudicò tutta la stagione, dovendo saltare gli ultimi sei mesi, compresi Olimpiade e Us Open. Tuttora misterioso risultano le circostanze dell’infortunio al piede di Serena Williams che forse davvero, in un ristorante di Monaco, camminò scalza su dei cocchi di bottiglia, o forse no, ma di sicuro dovette saltare gli Us Open 2010. Ai tempi dell’Inter, nel 2001, il portiere francese Sebastian Frey, in vacanza a Nizza, si tuffò in una piscina semivuota, riportando un trauma cranico. Un altro portiere di calcio, lo spagnolo Santiago Canizares, non disputò il Mondiale 2002, perché s’era ferito al tendine dell’alluce con una bottiglietta di dopobarba. E il collega britannico, David James, si stirò i muscoli della schiena per prendere il telecomando e cambiare canale alla tv. Nell’agosto 2013, quand’era ancora al Napoli, Gonzalo Higuain tornò da Capri con otto punti di sutura per un tuffo maldestro dal motoscafo. Il suo amico Carlos Tevez, al primo anno al City, s’infortunò alla caviglia: scivolando, in bagno, scalciò il lavandino…
Attenti al cane. Il nazionale gallese, Darren Barnard, si strappò i legamenti del ginocchio scivolando sulla pipì del suo animale: si fermò per cinque mesi. Il rugbista Martin Castrogiovanni è stato morso dal cane di un amico e ha subito una sutura di 14 punti, che l’ha fermato. I cani sono pericolosi, ma gli alci lo sono ancor di più. Negli anni ’70, il difensore norvegese Svein Grondale si scontrò con quell’animale mentre faceva jogging, e dovette rinunciare alla nazionale. Se si tratta di veicoli, poi, il rischio aumenta. Il calciatore argentino dell’Inter, Ever Banega, si dimenticò di azionare il treno a mano mentre faceva benzina con la propria auto: fu investito e di fece male alla caviglia destra. Più clamoroso l’incidente dell’inglese David Batty, che fu investito… Dal triciclo del figlio!
Nel 2009, Valentino Rossi rischiò di mettere a repentaglio i test di inizio stagione: nel salotto di casa, tentò di chiudere le tende della finestra, inciampò in un tavolino di cristallo distruggendolo, e ferendosi a mani e piedi. Peggio è andata al difensore inglese Rio Ferdinand che, dopo aver trascorso l’intero pomeriggio steso sul divano a guardare la tv, si alzò di scatto, lesionandosi i tendini del ginocchio. Infortuni strani, bizzarri, assurdi? Siamo sicuri che quelli mai raccontati e mai raccontabili sono ancora più incredibili.
Vincenzo Martucci