Tempo di grandi novità per il GP di Austin, Texas: Haas, per l’occasione agghindata dei colori yankee in quanto unica scuderia made in US, esporrà nella propria livrea i loghi Toyota Gazoo Racing, che saranno visibili sia sul muso che all’interno dell’ala posteriore. Una partnership che vedrà Toyota fornire alle monoposto di Magnussen e Hülkenberg direttive nell’ambito di progettazione e personale qualificato, ricevendo in cambio know-how specifico di Formula 1 e maggiore visibilità commerciale.
Un do ut des che non fa torti a nessuno. Haas, infatti, voleva uscire dall’anonimato dei bassifondi della classifica costruttori, mentre Toyota, fuori dall’orbita F1 da diversi anni, correva l’anno 2010, aveva invece bisogno di know-how sulle attuali monoposto, in modo da, forse, un giorno, rientrare in grande stile nel circus, nonostante le smentite da parte di Masaya Kaji, general engineering di TGR.
Haas potrà, dunque, usufruire della Toyota Motorsports GmbH, la grande base di Colonia, al servizio dei big dell’automobile dopo la chiusura dei battenti della scuderia nipponica per via della crisi economica globale post 2008. “È una sorta di combinazione perfetta per fare in modo che sia noi che Toyota si abbia un ritorno, dei benefici entrambi” – ha commentato Ayao Komatsu, team principal di Haas, che ha voluto rassicurare anche Ferrari. L’accordo con Toyota non andrà a intaccare il filo diretto esistente tra Banbury e Maranello. Il Cavallino Rampante continuerà a fornire motore e cambio al team americano, oltre che lunghe sessioni in galleria del vento. “Il nostro legame con Ferrari è una base fondamentale per noi, e quello che ci danno è favoloso. Toyota Gazoo Racing ci aiuterà a crescere nelle aree che non sono interessate nell’accordo con Ferrari. Le proprietà intellettuali reciproche resteranno protette da noi” – ha chiosato Komatsu.
Un altro importante aspetto da attenzionare sarà il rapporto tra Haas e Dallara, l’azienda con sede dal 1972 a Varano de’ Melegari, Parma. Anche in questo frangente, si andrà verso una linea di continuità. “Dallara è un partner molto importante per noi. Sono stati con noi da sin dal primo giorno in Formula 1 realizzando il telaio. Dunque per noi è un’altra partnership chiave, molto importante. Abbiamo discusso di ciò che si occuperà l’una e l’altra Casa, coesisteranno. Una non rimpiazzerà l’altra”.
Toyota Gazoo Racing offrirà poi a Haas un simulatore da poter installare nella propria sede di Banbury, in Inghilterra. Le tempistiche sono ancora in fase di definizione, Komatsu ha precisato che: “Non abbiamo mai avuto un simulatore in loco a Banbury. L’unico simulatore a cui abbiamo avuto accesso è stato quello della Ferrari a Maranello. […] Questo problema di ubicazione ci ha impedito di fare qualcosa di più. Ma, allo stesso tempo, il simulatore di Maranello è ovviamente un simulatore molto, molto buono. […] Ollie Bearman ha guidato il simulatore di Maranello per lo sviluppo aerodinamico […] continuerà a fare quello che sta facendo, ma anche Ollie guiderà il simulatore a Banbury. E, naturalmente, Esteban [Ocon, NdR] guiderà il simulatore a Banbury una volta che sarà pronto e funzionante. […] Aggiunge valore a ciò che stiamo già facendo e porta una nuova dimensione”.
Al di là del debutto della partnership, il Gran Premio degli Stati Uniti sarà un weekend molto importante per il team di Gene Haas dato che le monoposto yankee scenderanno in pista con l’ultimo importante aggiornamento prima della fine dell’anno. Andrea De Zordo, Direttore Tecnico, ha annunciato, infatti: “Ad Austin porteremo i nostri principali miglioramenti per la parte finale della stagione, che riguarderanno principalmente un altro passo avanti in termini di sviluppo del fondo e del telaio. L’obiettivo, come sempre, sarà quello di migliorare la deportanza per rendere la vettura più veloce. […] Nella serrata lotta a centro gruppo tutto è importante”.
Appuntamento, quindi, tra le curve del COTA, il Circuit of The Americas. Lo spegnimento dei semafori alle ore 21:00 italiane fugherà come sempre ogni dubbio.