Nel giorno del 30esimo compleanno di Maria Sharapova, ormai prossima al ritorno alle gare dopo la squalifica per doping, arriva la notizia della gravidanza di Serena Williams che per ironia della sorte tornerà numero 1 del mondo a partire da lunedì 24 aprile.
Una vita a rincorrersi, sui campi da tennis più prestigiosi del circuito, sulle copertine dei giornali più patinati del mondo, nelle classifiche che settimanalmente pubblica la Wta, nell’indice di gradimento espresso dai milioni di tifosi che le seguono dal vivo, sui social e in televisione.
Serena e Masha hanno scritto la storia del tennis degli ultimi 20 anni, riportando popolarità a uno sport reduce da due rivalità ingrombranti: Chris Evert-Martina Navratilova e Steffi Graf-Monica Seles. E lo hanno fatto con spiccata personalità, con impareggiabile professionalità, concedendo alla platee mondiali, tutto quello che era in loro possesso.
Serena è stata la pantera più spietata della storia, una che non mai avuto pietà per le avversarie, trattate indistintamente come prede da catturare; è ancora oggi la tennista più potente e determinata, protagonista di una carriera ricca di successi e vissuta con il piglio della predestinata. Dall’US Open 1999 all’Australian Open 2017, Serena si è portata a casa 23 titoli del Grande Slam. L’infanzia difficile, la rivalità con la sorella maggiore, sono gli ingredienti che le hanno permesso di costruirsi una tempra d’acciaio, indispensabile per dominare così a lungo e per conquistare qualsiasi traguardo.
Maria Sharapova invece ha avuto il merito di aver cancellato per sempre la regola che voleva le belle incapaci di vincere e dominare nello sport. Nella sua lunga carriera, costellata da infortuni gravi, la siberiana dal cuore di ghiaccio ha vinto tutti i quattro tornei dello Slam imponendosi con una grinta che pochi le riconoscevano. Classica attaccante da fondo campo, sorretta da due solidi e potenti fondamentali, Masha ha sempre puntato, come Serena, a chiudere il punto il prima possibile. E’ così che si è avventata sulle avversarie, dilaniandole con una ferocia pari alla sua bellezza.
Ora il destino le accomuna di nuovo in due sfide ampiamente alla loro portata. Masha, senza classifica, sarà tra pochi giorni in campo a cercare sè stessa, a rifarsi una nuova vita, a inseguire il sogno di ritornare tra le prime al mondo e vincere di nuovo tornei importanti. Serena invece si riposerà in vista della maternità, ma poi proverà a vincere da mamma, magari quel 24esimo titolo dello Slam che la isserebbe al primo posto all-time a pari di Margaret Court Smith.