Più lo sport passa al setaccio le nuove generazioni per scovare il campione del futuro, più le leggende prossime al viale del tramonto continuano a squarciare l’orizzonte con colpi di coda sensazionali.
Gli ultimi a fare notizie sono due mostri sacri dello sport che rispondono al nome di Valentino Rossi e Roger Federer.
A 21 anni e passa dalla prima vittoria del pesarese nel motomondiale (era il 18 agosto 1996 quando trionfò in 125cc nel GP della Repubblica Ceca di Brno), Valentino Rossi ha fatto suo domenica scorsa il GP d’Olanda sulla mitica pista di Assen a 38 anni suonati, cogliendo la vittoria numero 115, a solo 7 lunghezze dal record assoluto di Giacomo Agostini.
Stesso discorso per Roger Federer che a 16 anni dal primo titolo di Milano, ha rivinto domenica per la nona volta in carriera il torneo su erba di Halle battendo in finale Alexander Zverev che aveva solo un anno quando lo svizzero si aggiudicava il torneo junuor di Wimbledon del 1998.
Ma Rossi e Federer non sono certo gli unici casi celebri nella storia dello sport di campioni che riescono a essere i migliori al mondo anche in tarda età o comunque a quasi quattro lustri di distanza dagli esordi.
Jimmy Connors ha vinto il primo dei suoi 109 tornei a Jacksonville nel gennaio del 1972 e l’ultimo titolo a Tel Aviv nell’ottobre 1989, dunque in un lasso di tempo di oltre 17 anni. Andre Agassi, tanto per rimanere nel tennis, ha centrato il primo titolo Atp a Itaparica nel novembre 1987 e l’ultimo a Los Angeles nel luglio 2005, anche lui sempre al top per oltre 17 anni.
L’ungherese Aladar Gerevich ha vinto nella scherma la prima medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Los Angeles 1932 e la settima e ultima a Roma nel 1960, a ben 28 anni di distanza (ma in sport di squadra).
Ingemar Stenmark ha vinto la prima gara di coppa del mondo a Madonna di Campiglio (era lo slalom speciale del 17 dicembre 1974) e l’ultima ad Aspen (era il gigante del 19 febbraio 1989), addirittura 14 anni dopo.
Venti stagioni Nba ad altissimo livello per Kareem Abdul Jabbar che ha vinto il primo anello nel 1971 e l’ultimo nel 1988 a 17 anni di distanza. Robert Parish, storico centro dei Boston Celtics, ha giocato 21 stagioni Nba centrando il primo anello nel 1981 con i Celtics e l’ultimo nel 1997 con i Chicago Bulls ben 16 anni dopo.
George Foreman è diventato campione del mondo dei pesi massimi il 22 gennaio 1973 battendo Joe Frazier ed è tornato campione del mondo 21 anni dopo, quando il 5 novembre 1994 superò a Las Vegas Michael Moorer.
Carl Lewis e Al Oerter, il primo nel salto in lungo e il secondo nel lancio del disco, hanno vinto 4 medaglie d’oro di fila ai Giochi Olimpici rimanendo al vertice della disciplina per 16 anni.
Nel calcio Dino Zoff è stato campione d’Europa nel 1968 e Campione del Mondo nel 1982, ben 14 anni dopo. Nel golf Jack Nicklaus ha vinto il primo major all’Us Open nel 1962 e l’ultimo al Masters nel 1986, 24 anni dopo. Solo alcuni dei più celebri fuoriclasse della storia dello sport.
Quando il viale del tramonto si fa dorato
Vincere a 15-20 anni dal debutto è impresa leggendaria. Ecco una carrellata di grandi campioni che hanno saputo dominare la scena per così tanto tempo.