Dopo il pareggio con la Macedonia, ecco la striminzita vittoria con l’Albania. Un’Italia piccola piccola si avvia agli spareggi per tentare di afferrare uno degli ultimi posti liberi in vista dei Mondiali di Russia 2018. Sentiamo cosa ne pensa Roberto Beccantini. “ll gol di Candreva, fin lì macchinoso, ha scongiurato una crisi istituzionale. Il Ct Ventura ha riesumato, per l’occasione, il 4-2-4/4-4-2 che la Spagna aveva «scherzato» al Bernabeu. La partita di Scutari, sul piano del gioco, non aggiunge nulla. E’ stata una sfacchinata pazzesca, risolta quando l’Albania di Panucci si è un po’ aperta. Dalla lotteria è volato, miracoloso, il biglietto di Candreva. E così il 17 ottobre, nell’ambito del sorteggione, ci aspettano al varco Grecia, Irlanda, Irlanda del Nord e Svezia”.
Qual è di queste la squadra più pericolosa? “Ci sono diverse scuole di pensiero. Io dico occhio agli orfani di Ibrahimovic, occhio alla Svezia che potrebbe metterci in serie difficoltà. Per la cabala va ricordato che l’Irlanda del Nord ci buttò fuori nelle eliminatorie dei Mondiali di Svezia del 1958. Sarà un novembre ancora più caldo dell’autunno che il calendario ci sta propinando”.
Come giudichi la partita con l’Albania? “C’era tensione, in campo, e una paura che ingessava le idee e i piedi della coppia Gagliardini-Parolo, accerchiata dalla banda degli albanesi. Pochi brividi corsi, anche se non proprio pochi pochi, ma anche poche occasioni create. Se non altro, rispetto a venerdì, non siamo crollati nel secondo tempo. Contava solo il risultato. Si dice così, per evitare il pelo e il contropelo alla prestazione. Da qui ai Mondiali ne mancano ancora due. Questa Italia non basta. Quella di novembre, con il recupero dei degenti, chissà”.
Beccantini: “Questa Italia non basta”
Dopo il pareggio con la Macedonia, l'Italia vince a stento in Albania grazie a una rete nel finale di Candreva. Sufficiente per portarci agli spareggi, ma poco in prospettiva futura.