Anno nuovo, vita nuova? Neanche per sogno. La serie negativa di Kiki Mladenovic prosegue imperterrita anche a Brisbane, nel primo appuntamento del 2018. La bella e bionda tennista francese, reduce da 12 sconfitte consecutive al primo turno, è stata battuta dalla bielorussa Aljaksandra Sasnovich all’esordio di Brisbane. E ora la serie nera è arrivata a quota 13.
Dodici mesi, gli ultimi, che la fidanzata di Dominic Thiem ha vissuto a due facce: esaltanti i primi sei con la finale di Acapulco, la semifinale di Indian Wells, le finali assai prestigiose di Stoccarda e Madrid, e quel quarto di finale del Roland Garros perso contro Timea Bacsinzsky proprio quando in molti pensavano potesse essere il suo torneo, il torneo della svolta, il torneo che i francesi sognano di vincere dai tempi di Mary Pierce (era il 2000). Deprimenti gli ultimi 6 con 19 set persi di fila a Washington, Toronto, Cincinnati, New Haven, US Open, Tokyo (2 volte), Wuhan e Pechino. Poi un set strappato alla Sasnovich a Mosca, uno alla Rybarikova al Masters B di Zhuhai e ancora uno alla Sasnovich a Brisbane.
Alla base di queste sconfitte c’è l’infortunio al ginocchio destro rimediato a Wimbledon. Da quel momento qualcosa si è inceppato nel suo fisico, perdendo un po’ di smalto, ma soprattutto nella sua testa, incapace di venir fuori da situazioni di gioco che prima gestiva con quella forza istintiva che è alla base del suo tennis.
Kiki ha ancora una classifica molto importante – è numero 11 del mondo – ma da qui a qualche settimana avrà in scadenza cambiali molto importanti che, se non rispettate, la faranno retrocedere di decine e decine di posizioni. Si pensava che la nuova relazione con Dominic Thiem, ufficializzata durante l’ultimo Open degli Stati Uniti, potesse dare la spinta giusta per risalire la china. E invece, neppure la cura austriaca sembra fare effetto alla bella Kiki.
E visto che i numeri non mentono, come poteva avere benefici la relazione con Thiem se anche il tennista austriaco viaggia sulla stessa lunghezza d’onda, di risultati negativi, della francese? Thiem ha collezionato quasi il 70% dei suoi punti Atp in tornei sulla terra e dalla semifinale del Roland Garros in poi, non è più riuscito a collezionare scalpi importanti: ha perso con Schwarzman all’Open del Canada, dal vecchio Ferrer a Cincinnati, da Pella a Chengdu, da Steve Johnson a Tokyo, da Troicki a Shanghai, da Gasquet a Vienna e da Verdasco a Bercy. Sconfitte pesanti per un campioncino che non fa mistero di puntare al Roland Garros, alla prima posizione mondiale, ma che a settembre prossimo compirà 25 anni; non proprio l’età di Zverev, che lo precede in classifica, o di Shapovalov.
Luca Marianantoni
(foto livetennis.it)