Nella Romagna solatia del Passator cortese, una cittadina di 9.300 abitanti, San Giovanni Marignano, uscita dall’autostrada a Cattolica, sta coltivando il suo sogno di fine inverno. La promozione della squadra locale nella A1 femminile. Se c’è riuscito Calvisano, paese della bassa bresciana di neanche 6400 abitanti, nel rugby, perché noi no? Siamo romagnoli. E allora dai, verso la gloria.
Già, ma sarà vera gloria, traghettare la squadra tuttora in testa alla classifica in coabitazione con Mondovì, verso una promozione che non presenta tutte rose e viole? L’entusiasmo pesa tanto in una tifoseria che quasi ad ogni partita riempie il palasport cittadino di appassionati. Capienza massima 600 posti, raggiunta tre volte nella stagione in corso: Cuneo, Orvieto e Ravenna. Mai però scesa al di sotto dei 500 presenti anche nella infrasettimanale del mercoledì. Perché la squadra sta facendo faville, Inaspettate per di più. Stefano Manconi, l’altro ieri giocatore, ieri allenatore, oggi presidente, ricorda che solo nel 2013 la squadra giocava in serie C. “Promozione in B1. Subito in A2 con un campionato tirato in testa fin dal via. Ben 17 vittorie, prima sconfitta con Orvieto, che poi arrivò seconda dietro di noi. L’anno scorso, all’esordio in A2, un magnifico sesto posto”. E oggi, alla seconda comparsa della squadra in serie A, primo posto alla pari con le piemontesi del Mondovì, squadra allestita per puntare alla promozione. Anche ieri nella 23a giornata, in casa contro il Club Italia, ha replicato il 3-1 all’andata a Milano. Come si fa a non sognare?
Ma il salto non sarà troppo pericoloso per le strutture di una società ancora giovane per questi scenari di eccellenza? Non sarà il caso di perdere le ultime due partite? Manconi: “Impossibile giocare per perdere. Noi proviamo a vincere. Poi si vedrà. La società si va strutturando per possibilità più ampie. Anche se in Romagna è dura far tirare fuori soldi. E per fare una A1 almeno dignitosa, un milione di euro è il minimo, la base di partenza. Ma il campionato è lungo. Siamo in testa dall’inizio, le ragazze giocano un’ottima pallavolo, ci stiamo divertendo. Ma è un campionato lungo sfibrante con tante forse troppe partite. Vediamo come arriveremo ad aprile. L’anno scorso arrivammo ai playoff, persi con Trento. Quest’anno, le ambizioni, visto l’andamento del torneo fin qui disputato, sono maggiori”.
Molto merito, il presidente lo assegna al tecnico. “Ho puntato subito su Stefano Saia, milanese con esperienze passate a Bergamo e Piacenza. L’anno scorso ha portato Soverato alla promozione. Gli ho affidato la squadra e ne sono ben felice. Giochiamo una pallavolo da A1, le ragazze si divertono, il pubblico, anzi, la città intera ci segue con passione”. Molta passione anche da parte dello sponsor: Battistelli compressori. Ma per la A1, basterà? E non c’è soltanto la promozione in ballo. “Puntiamo alla finale di coppa Italia di A2. Mercoledì in casa ospitiamo il Collegno, già battuto in campionato, per la semifinale. Se vinciamo, portiamo alla finale di Bologna tutta la città”.
I sogni son desideri…ricordate Cenerentola. A S.Giovanni Marignano si sogna in grande. Le protagoniste di questa scalata sono popolarissime. Saguatti, l’austriaca Markovic, Zanette le mani pesanti; le centrali Caneva, Casillo, Gray; le palleggiatrici Bordignon e Giordano, il libero Gibertini. Sono le star conosciute qui più di Piccinini e Chirichella. A Stefano Saia, che ogni giorno si mangia un centinaio di chilometri per raggiungere la famiglia a Senigallia, si chiede il miracolo. Poi…! Ma al resto si vedrà. Un passo per volta. Ieri Club Italia. Mercoledì Collegno. E avanti sino all’ultima giornata. Promozione….? Perchè no? Manconi ammonisce: “Forse meglio un campionato di vertice in A2 che uno in coda in A1. Vedi l’esempio di Filottrano”. Ma l’entusiasmo è a mille. Perché gettarvi acqua? La Romagna sogna….
Carlo Gobbi
