Per la prima volta in Italia, al Terre dei Consoli Golf Club, è approdato il Long drivers european tour (LDET): il circuito europeo dei più lunghi tiratori di drive che ha toccato il campo a 27 buche più giovane d’Italia, disegnato dal celebre architetto Robert Trent Jones jr.
I quattordici gladiatori del golf, per forza e altezza, sono inoltre giunti sul tracciato di Monterosi da tante nazioni: Germania, Gran Bretagna, Belgio, Spagna, Usa e Sudafrica.
E sono stati accolti in questa giovane struttura di alta tecnicità dal presidente del circolo, Edoardo Francesco Caltagirone, e dal club manager Ascanio Pacelli, che ha fortemente voluto la manifestazione.
Dopo un periodo di riscaldamento, il giorno successivo si è entrati nel vivo dell’azione: vari round di sei palline per ogni partecipante, giocabili dal battitore collocato al driving range, sulle esaltanti note disco: dato assolutamente insolito per il mondo del golf, notoriamente silenzioso.
Due minuti e 45 secondi per effettuare, in ogni match, il tiro migliore. Tifo da stadio da parte del folto pubblico intervenuto.
Fino allo scontro finale che ha visto dominare il possente tedesco Martin Borgmeier, con un drive di ben 357 yards (circa 326 metri), sul sudafricano Dewald Lubbe. Al terzo posto il gallese Bry Roberts, che ha in ogni caso totalizzato, nel corso delle varie manche, il tiro più lungo della gara: ben 406 yards (circa 371 metri). E come impone la tradizione, il vincitore si è tuffato nel laghetto della buca 17, tra il tripudio generale.
La vittoria di Borgmeier lo colloca inoltre al primo posto del ranking dedicato. In lizza c’era anche il conterraneo Robin Horvath, ex primo in graduatoria e ora al secondo posto ma con il record ancora imbattuto di 443 yards (405 metri).
“Visto il grande successo della manifestazione – commenta Pacelli – questi gladiatori saranno nuovamente di ritorno al Terre dei Consoli, a fine marzo 2019, con 50 professionisti già iscritti”.
“Siamo molto soddisfatti dell’esito di questo evento – aggiunge il presidente del club – e dopo aver ospitato il Challenge tour, la tappa LDET rappresenta per noi un prestigioso modo per attendere ed omaggiare, con un golf di altissimo livello, l’arrivo della Ryder Cup nel Belpaese”.