Il 22 Ottobre 1964 a Sebenico, attuale Croazia ma allora ex Jugoslavia, Dražen Petrović, considerato ancora oggi uno tra i più grandi cestisti europei di tutti i tempi. Si avvicina al basket a 13 anni, con la squadra del Sibenka dove gioca suo fratello Aleksandar e due anni dopo è già in prima squadra con personalità e tanto carisma. Con il giovane Petrović a fare la guardia, la squadra conquista la promozione in serie A, 2 finali di coppa Korac e un titolo nazionale che però viene revocato per illecito.
Nel 1984 i fratelli si trasferiscono al Cibona di Zagabria vincendo competizioni a ripetizione. Con lo straordinario apporto di Drazen, il Cibona diventa una delle squadre più forti e titolate d’Europa. Arrivano scudetti, coppe nazionali e Coppe dei Campioni; la sua media di realizzazione negli anni al Cibona è impressionante: 33,7 in campionato e 33,8 in coppa Campioni.
Držzen è anche il cardine della nazionale della Jugoslavia che vince il bronzo a Los Angeles e l’argento a Seul, gli ori Europei del 1989 e 1991, ma più che altro al titolo mondiale del 1990.
Nel 1986 viene scelto dai Portland dell’Nba, ma lui preferisce rimanere in Europa. Due anni dopo passa al Real Madrid facendo ancora incetta di titoli e di coppe (segna 62 punti nella finale di Coppa delle Coppe contro Caserta). Ma l’anno dopo accetta l’offerta di Portland che poi lo gira ai New Jersey Nets con cui si afferma segnando oltre 20 punti a partita. Il 7 giugno 1993, a soli 28 anni, muore in un incidente stradale in Baviera. Zagabria gli dedica una piazza, il palasport e un museo, mentre i Nets ritirano la maglia numero 3. Nel 1995 il CIO erige in suo onore una statua a Losanna davanti al museo dello sport, nel 2001 Ivanisevic dedica a lui la vittoria a Wimbledon e nel 2002 viene inserito nella Hall of Fame.
[…] Fonte: sportsenators.it a cura di Luca Marianantoni […]