Il 31 Ottobre 1964 nasce a Utrecht in Olanda, Marco Van Basten. Attaccante di grandissima classe, fortissimo di testa e in acrobazia, irresistibile con i piedi, ha legato il suo nome a tre squadre: l’Ajax, il Milan e l’Olanda che non a caso, con lui e spesso grazie a lui, hanno vinto tutto. Un gravissimo infortunio alla caviglia lo ha costretto prematuramente al ritiro ad appena 30 anni, quand’era ancora all’apice della carriera.
Van Basten debutta nel campionato olandese il 3 aprile 1982, a soli 17 anni e 5 mesi, quando sostituisce a metà ripresa un trentacinquenne affaticato, di nome Johan Cruijff, non a caso suo idolo.
Con i lanceri vince 3 campionati (127 gol in 133 partite), una Coppa delle Coppe e 3 coppe d’Olanda. Che fosse un fuoriclasse autentico lo ha confermato ampiamente anche in Italia, al Milan, collezionando una serie strepitosa di successi: 3 scudetti, 2 Coppe Intercontinentali, 2 Coppe dei Campioni, 2 Supercoppe europee e 3 Supercoppe italiane. Considerando anche le partite ufficiali valide per le coppe, Van Basten ha giocato nel Milan 201 incontri segnando la bellezza di 124 reti.
Con la Nazionale ha segnato 24 gol in appena 54 partite, ed è stato il principale artefice della vittoria dell’Olanda ai campionati Europei del 1988. Il suo gol nella finale alla Russia, quella splendida volèe di destro da posizione angolatissima, è stato considerato uno dei capolavori della storia del calcio.
Tutti questi successi sono perfettamente sintetizzati dalla conquista di 3 Palloni d’Oro (1988, 1989 e 1992) che lo collocano a pari merito con Johan Cruijff e Michel Platini, appena dietro Lionel Messi.
Van Basten aveva uno straordinario senso del gol, sapeva segnare di destro, di sinistro, in elevazione e in rovesciata. Geniale e altruista, possedeva una tecnica e un senso tattico straordinari. La sua forza è sempre stata la completezza: veloce, potente, spettacolare nel gioco acrobatico, si muoveva sulle punte con l’eleganza di un ballerino. A San Siro lo hanno amato come pochi e forse è stato l’idolo più rimpianto tra tutti quelli passati dal Meazza, sponda rossonera.