L’anno magico di Massimo Costantini non è ancora finito. Il tecnico di Senigallia, 60 anni, coach dell’India protagonista ai Giochi del Commonwealth e ai Giochi Asiatici con una serie incredibile di vittorie a spese di nazioni tradizionalmente dominatrici nel tennistavolo, è stato inserito dalla Federazione Internazionale Tennistavolo (Ittf) nella terna di candidati al titolo di miglior allenatore del mondo 2018. Il riconoscimento sarà assegnato il 12 dicembre a Incheon, in Corea del Sud, in occasione del “Master” di tennistavolo, le Finali del World Tour. Nella serata di gala che precede le gare saranno assegnati i titoli per i protagonisti dell’anno: migliori giocatore e giocatrice, anche paralimpici, rivelazione, miglior allenatore.
Gli altri due candidati sono: il tedesco Jorg Rosskopf, c.t. della Germania, argento ai Mondiali a squadre 2018, e tecnico di due giocatori che hanno raggiunto la vetta della classifica mondiale, Boll, anche campione europeo 2018, e Ovtcharov; lo svedese Ulf Carlsson, c.t. della Svezia, bronzo ai Mondiali a squadre. Costantini ha portato l’India a prendere 8 medaglie ai Giochi del Commonwealth, 3 ori, 2 argenti e 3 bronzi, vincendo entrambe le gare a squadre e il singolo femminile, risultati incredibili ottenuti contro una nazione come Singapore, che ha tutti giocatori cinesi naturalizzati, e altre squadre sulla carta superiori. Inoltre, ai Giochi Asiatici, l’India ha vinto due bronzi, nella gara a squadre maschili, causando la sorpresa più grande con l’eliminazione del Giappone, potenza mondiale, e nel doppio misto.
L’Ittf, dopo queste imprese, gli aveva già attribuito meriti enormi e lo aveva ingaggiato come tecnico a capo del progetto mondiale per lo sviluppo del tennistavolo, adesso c’è la prospettiva di un riconoscimento importantissimo, una specie di “Oscar” che assume ancor più valore se si pensa che, da quando il premio è stato istituito, è andato solo a tecnici delle nazioni più forti, a cominciare dalla Cina, mai ad allenatori di squadre che non avessero vinto almeno un titolo mondiale o continentale a squadre o individuale. Il fatto stesso di avere come “avversari” i tecnici di nazioni come Svezia e Germania, autentiche potenze del tennistavolo mondiale, fa capire che già solo essere inserito nella terna è una prodezza, a maggior ragione poi se si pensa a quale sia l’importanza del tennistavolo in Italia, come numero di praticanti, come visibilità mediatica, come risultati internazionali, praticamente zero rispetto al valore che tantissime altre nazioni riconoscono a questo sport.
Ma Costantini ha dimostrato di non essere tipo da accontentarsi. La sera del 12 dicembre dalla Corea, chissà, potrebbe arrivare una notizia ancor più bella per Costantini e per l’Italia.
Gennaro Bozza
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