Nasce a Portonovo di Medicina, provincia di Bologna, Giacomo Bulgarelli il cui nome rappresenta il Bologna come Mazzola è sinonimo di Inter e Rivera di Milan. Sono queste le tre bandiere più autorevoli nella serie A degli anni Sessanta e Settanta. Diciassette stagioni consecutive hanno fatto di Bulgarelli il giocatore con più presenze nella storia calcistica del Bologna. Centrocampista attento e dai piedi buoni, deve molto a Fulvio Bernardini che fin dalle prime stagioni al Bologna lo trasforma da mediano in mezzala trequartista valorizzando al massimo il suo spiccato senso tattico e la sua grande personalità.
Nel club rossoblù tocca l’apice della carriera vincendo lo spareggio-scudetto del 1964 contro l’Inter di Herrera e due Coppe Italia. Con la Nazionale è, dopo Pandolfini, il secondo calciatore che esordisce in una gara valevole per le fasi finali di un Mondiale segnando una rete. Se nel 1950 Egisto Pandolfini lo aveva preceduto segnando una rete contro il Paraguay, Bulgarelli lo supera segnando addirittura una doppietta alla Svizzera nel 1962.
Nel 1966 gioca tutte le tre gare in Inghilterra ed è anche capitano nella sfortunata partita contro la Corea del Nord.Fabbri stravede per lui e il Ct della Nazionale lo manda in campo nonostante un ginocchio malandato. Alla vigilia dei Mondiali messicani del 1970 Bulgarelli è uno dei 22 papabili, ma alla fine Valcareggi gli preferisce De Sisti. Abbandonata la Nazionale (29 gare e 7 reti) gioca con il Bologna fino alla soglia dei 35 anni trasformandosi, sul finire di carriera, in un libero a tutto campo.
Torna poi al Bologna in veste dirigenziale, come consigliere e successivamente come direttore generale, ma senza quella fortuna che l’aveva contraddistinto da calciatore. Apprezzato opinionista in Rai, Mediaset e Telemontecarlo, è scomparso il 12 febbraio 2009 a soli 68 anni.
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