A Napoli viene inaugurato lo stadio San Paolo con la sfida di campionato tra i padroni di casa e la Juventus. La vittoria va al Napoli che s’impone 2-1 grazie alle reti di Vitali al 6′ e di Vinicio al 63′. A due minuti dalla fine lo juventino Cervato trasforma il rigore che accorcia le distanze.
Il San Paolo del terzo millennio è il terzo stadio più capiente d’Italia (60.240 spettatori) dopo San Siro (81.277) e l’Olimpico di Roma (73.261), ma negli anni passati ha fatto segnare il record di spettatori paganti per un incontro di Serie A. Accadde il 21 ottobre 1979 quando furono contati 89.992 paganti in occasione della sfida Napoli-Perugia terminata 1-1. E addirittura in occasione di Napoli-Juventus del 1976-77 varcarono i cancelli dello stadio quasi 100 mila persone.
Il progetto originario prevedeva un solo anello, quello attualmente al livello superiore, ma su specifiche richieste ne fu aggiunto uno inferiore, al di sotto del livello stradale. Le tribune dei due anelli furono costruite in travertino.
Parzialmente rifatto in occasione dei Campionati Europei del 1980 e dei Mondiali del 1990, lo stadio è stato oggetto di ulteriori lavori che hanno compreso la costruzione della copertura e della nuova tribuna stampa, il riammodernamento della pista di atletica leggera e dell’impianto di illuminazione.
Tra le più importanti partite giocate al San Paolo, merita di essere ricordata la sfida Italia-Unione Sovietica valevole per le semifinali degli Europei del 1968 (0-0, poi l’Italia qualificata per sorteggio davanti a 80.000 spettatori), Italia-Cecoslovacchia valevole per la finale per il terzo posto agli Europei del 1980 (1-1, poi 9-8 per i nostri avversari dopo i calci di rigore) e Italia-Argentina valevole per le semifinali dei Mondiali del 1990 (1-1, poi 4-3 per l’Argentina dopo i rigori davanti a 59.978 spettatori).
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