Nasce a Sheffield in Inghilterra, Gordon Banks, il più grande portiere nella storia della Nazionale inglese: con lo spagnolo Zamora, il brasiliano Gilmar, il russo Jascin e i nostri Zoff e Buffon, Gordon Banks può essere annoverato nella ristretta lista dei migliori portieri di ogni epoca. L’estremo difensore inglese aveva tutte le qualità che lo rendevano insuperabile: l’elasticità, lo scatto e lo stile, doti racchiuse perfettamente nella parata più bella della storia del calcio, quella compiuta il 7 giugno 1970 su di un colpo di testa di Pelé durante la sfida Brasile-Inghilterra ai Mondiali del Messico.
Una delle specialità di Banks consisteva nel fermare la palla proteggendola con una rotazione del corpo che lo poneva di schiena all’attaccante. Completo e sicuro sia tra i pali sia nelle uscite, il suo contributo all’affermazione dell’Inghilterra ai Mondiali del 1966 fu decisamente eccezionale. In sei gare subì appena tre reti, una in semifinale dalla stella lusitana Eusebio e due in finale dai tedeschi Haller e Weber. Ha totalizzato 442 minuti senza subire gol, un record per i Mondiali finito poi nelle mani di Walter Zenga (518 minuti).
Più modesta la carriera nelle squadre di club. Esordì in prima divisione il 9 settembre 1959 con il Leicester City che lo aveva pagato 7 mila sterline per strapparlo al Chesterfield. Con il Leicester giocò le finali di Coppa d’Inghilterra del 1961 (persa 2-0 contro il Tottenham) e del 1963 (battuto dal Manchester United 3-1), le finali di Coppa di Lega del 1964 (vittoria 4-3 sullo Stoke City) e del 1965 (sconfitta 3-2 contro il Chelsea). Nel 1966 lasciò il Leicester City per passare allo Stoke City, squadra con la quale nel 1972 si aggiudicò la seconda coppa di Lega battendo nella finale di Wembley i favoriti del Chelsea per 2-1.
Un incidente stradale occorsogli nel 1972 chiuse di fatto la sua carriera: perse la vista all’occhio destro, quell’occhio che sei anni prima aveva captato la traiettoria del colpo di testa di Pelé, il più bel gol parato nella storia del calcio.