Annuncio shock nel mondo del baseball professionistico americano: Harry Frazee, proprietario dei Boston Red Sox, ufficializza la cessione della stella Babe Ruth agli odiati rivali dei New York Yankees per la cifra astronomica di 125.000 dollari. Babe Ruth, sdegnato per essere stato ceduto, lancia alla sua vecchia squadra quella che viene ricordata come la “maledizione del bambino” secondo la quale, dopo il suo trasferimento, i Red Sox non avrebbero mai più vinto le World Series.
Nato a Baltimore il 6 febbaio 1895, al 216 di Emory Street, nella parte sud della città del Maryland dove oggi sorge il museo che lo ricorda, George Herman Ruth, soprannominato Babe per il viso di eterno ragazzo, è l’essenza stessa del baseball. Debutta in Major League nel 1914 con la maglia dei Baltimore Orioles, la squadra della sua città, nel ruolo di pitcher. A metà stagione passa ai Boston Rex Sox e dopo qualche mese trascorse nelle leghe minori, nel 1915 debutta in prima squadra come battitore, guidando le “calzette rosse” al titolo.
Il successo è bissato l’anno dopo, quando Ruth si scopre anche ottimo lanciatore nonchè esterno. I Boston vincono le World Series anche nel 1919, ma l’anno dopo Babe viene ceduto per problemi economici e perché il padrone della squadra aveva deciso di finanziare il musical di Broadway “No No Nanette”.
A New York il “bambino” trova la sua consacrazione vincendo altre quattro World Series. Il 25 maggio 1935 gioca la sua ultima partita e il 16 agosto 1948 muore a New York per un tumore alla gola. Per l’America è lutto nazionale ed è addirittura il presidente Truman a commemorare il campione in un discorso alla radio.
La maledizione lanciata nel 1920 è durata 84 anni, fino a quando i Boston Red Sox si sono aggiudicati il titolo del 2004 battendo nella serie finale i St. Louis Cardinals per 4-0.