Nasce a Poggio Mirteto, in provincia di Rieti, Raimondo D’Inzeo, primatista italiano di partecipazioni ai Giochi Olimpici: 8 volte consecutive dal 1948 al 1976, sempre assieme al fratello Piero.
Raimondo sale in sella a 7 anni, debutta a 13 in una competizione a Villa Borghese e a 22 a livello internazionale in un concorso a Ginevra. Sottotenente di complemento in Cavalleria, entra nel 1951 tra i Carabinieri.
Ai Giochi Olimpici, nel salto a ostacoli, è oro individuale a Roma 1960 guidando il sauro Posillipo, e argento a Stoccolma 1956. La prova romana è organizzata nello stupendo scenario di Piazza di Siena in cui Piero effettua un primo percorso netto spianandosi la strada verso il successo finale; alla fine totalizza 12 penalità, precede in classifica il fratello Piero e il favorito d’Oriola. Nel concorso a squadre Raimondo è argento nel 1956 e tre volte bronzo nel 1960, 1964 e 1972. Vanta due ori, un argento e un bronzo mondiale, ha disputato oltre 100 GP con 26 vittorie, la prima a Roma nel 1956 in sella a Merano, l’ultima a Palermo nel 1978 con Stranger. Raimondo è morto a Roma il 15 novembre 2013.
Suo fratello maggiore Piero – nato a Roma il 4 marzo 1923 – è argento individuale a Roma nel 1960 e bronzo nel 1956; nel concorso a squadre invece è argento nel 1956 e tre volte bronzo nel 1960, 1964 e 1972.
Piero incomincia a cavalcare a 9 anni, indotto dal padre Carlo Costante, istruttore dell’Esercito. Studia al “Tasso” e al “Magnani” e successivamente al Convitto Nazionale di Roma. Iscritto nel 1942 all’Accademia di Modena, poi trasferita a Lecce (Arma di Cavalleria), debutta in una competizione internazionale nel 1947. Nel 1964 gli viene assegnato il distintivo d’oro della federazione internazionale per la sua presenza in 61 coppe delle Nazioni; quarto ai Mondiali del 1953 di Parigi, è il solo italiano ad aver vinto per tre volte di fila la King George V Gold Cup.